Giuseppe Maria Morganti di La Tribuna Sammarinese: Si alza la tensione in vista della decisione che martedì prossimo dovrà assumere il Tribunale di Bologna / Dopo le opposizioni in tribunale, ora anche la manifestazione di piazza / Gli agenti e i rappresentanti di Delta si organizzano per far sentire le loro ragioni ai giudici che dovranno decidere sull’omologazione del piano di ristrutturazione del debito di Delta
E’ alta l’attesa per l’udienza del Tribunale di Bologna che dovrà pronunciarsi martedì prossimo sull’omologazione del piano di ristrutturazione del debito del Gruppo Delta.
Un piano però che viene osteggiato soprattutto dagli agenti e dai rappresentanti di Delta che due anni fa si sono visti da un giorno all’altro senza lavoro dopo aver generato una delle migliori ‘macchine’ in Italia per la promozione del credito al consumo. Una macchina che richiedeva per il suo funzionamento la produzione di affidamenti per circa 150 milioni di euro al mese, consentendo al gruppo un’espansione formidabile, tanto da farlo diventare in pochi anni leader sul mercato nazionale, al pari di altri gruppi sostenuti dalle più grandi banche italiane con vocazione multinazionale. Gli agenti, oltre ad aver perso il lavoro con l’approvazione del piano rischiano di non riuscire a recuperare cifre importanti di provvigioni non pagate nei due anni e più di commissariamento del Gruppo Delta.
Per questo motivo il 25 ottobre, per opporsi al piano, non solo hanno presentato ricorsi in opposizione, ma stanno organizzandosi anche per manifestare fuori dalla sede del Tribunale. “Una manifestazione – dice Antonio Billò, segretario nazionale dell’Unione agenti e mediatori del credito della Uil – per portare una testimonianza diretta ai giudici.
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