Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino ha fatto il punto sulle ipotesi di cessione della – ricommissariata – SM International Bank (Smib), cioè la ex Banca
del Titano.
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Di certo c’è solo che il commissariamento, per Smib, è stato appena prorogato di ulteriori sei mesi: sotto amministrazione controllata dal febbraio del 2011, lo rimarrà quindi di certo fino al prossimo luglio. Se, entro questo lasso di tempo, i soci e Banca di San Marino (attraverso la mediazione del commissario Maurizio De Marchis e di Banca centrale) non troveranno un accordo, l’istituto rischierà la chiusura. A meno che non trovi un altro acquirente.
Ma la storia di quella banca non promette bene: nata dalle ceneri della Banca del Titano, venne rilevata dalla finanziaria del conte Enrico Maria Pasquini, la Smi appunto, finita al centro di una maxi inchiesta romana per riciclaggio.
Infelice la storia della Bdt: truffata per oltre 10 milioni di euro, fu prima commissariata poi messa in vendita. Per quel dissesto, intervenne al suo riordino lo Stato che, ai sammarinesi, chiese uno sforzo da 500 euro a testa.
Ancora ad oggi, quel crac non ha, a San Marino, dei responsabili: in primo grado, vennero condannati per truffa l’ex direttore e due imprenditori marchigiani. In appello, il giudice annullò la sentenza e il procedimento tornò in istruttoria, dove giace ancora. Ma i tempi della prescrizione, molto probabilmente, non concederanno un processo bis.
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