San Marino sognava banche operative fuori. La Svizzera realizza

San Marino sognava banche operative fuori. La Svizzera realizza

La Repubblica di San Marino sognava di poter ottenere dall’Italia l’operatività delle sue banche anche oltre i suoi brevi confini. Per questo, il 26 novembre 2009,  è arrivata   a firmare lo – sciagurato  – accordo di collaborazione finanziaria:  una  ferita mortale  alla sua sovranità.

Eppure non è seguito nulla. Tremonti, quel giorno stesso,  diffuse messaggi terroristici per incrementare la paura negli italiani che, infatti,  si sono riversati  poi a valanga sulle banche sammarinesi per scudare.

Ora si sa che la Svizzera, approfittando del declino europeo – oltre che italiano – di Tremonti (contrarissimo), ha firmato con la Germania un accordo che in pratica consente alle sue banche di operare fuori, cioè nell’area europea,   e di evitare addirittura una possibile imposizione – da Bruxelles – dello scambio automatico delle informazioni.

Le banche svizzere ottengono parità di accesso sul mercato tedesco e vengono
equiparate alle banche dell’Unione europea, senza più avere l’obbligo di aprire
una sede in territorio tedesco.
(Paolo Bernasconi, Italia Oggi)

Svizzera e Germania hanno deciso di agevolare agli istituti finanziari
l’accesso ai reciproci mercati. In particolare sarà semplificata
l’applicazione della procedura di esenzione (Freistellungsverfahren) per
le banche svizzere in Germania e abrogato l’obbligo di avviare le
relazioni con i clienti tramite un istituto sul posto
. (Lino Terlizzi, IlSole24Ore, sintesi)

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