San Marino: sotto inchiesta anche Stefano Macina e Claudio Felici

San Marino: sotto inchiesta anche Stefano Macina e Claudio Felici

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino (di ieri): Sotto
inchiesta anche
Claudio Felici e
Stefano Macina
sentiti mercoledì dai
magistrati e chiamati
in causa
da Mirella Frisoni
per quei libretti
da lei movimentati

Salgono a 25 gli indagati
nell’ambito dell’inchiesta conto
mazzini-tangentopoli sammarinese.


Indagati, infatti, anche Claudio
Felici e Stefano Macina, che
mercoledì si sono presentati in
tribunale per essere interrogati
dai magistrati accompagnati
dai loro avvocati, Maria Selva
e Pier Luigi Bacciocchi.
Dagli stessi legali non arrivano
né conferme né smentite, ma
sia l’assistenza dei legali, sia
lo stesso fatto che ci sia una
sorta di “consegna al silenzio”
per i diretti interessati, lascia
intendere che i due siano stati
raggiunti da comunicazione
giudiziaria.
Massimo riserbo anche su
quali siano le contestazioni che
vengono mosse loro.
Anche se, quello che è ormai
noto, è che Felici è stato tirato
in ballo, prima dalla famigerata
registrazione di Giuseppe
Roberti durante l’incontro di
questi con Mirella Frisoni, e
poi dalla stessa donna che,
nell’interrogatorio in carcere,
ha fatto il nome sia di Felici
che di Macina, sia, ma in posizione
marginale, di Morganti,
tant’è che al momento non
risutla che quest’ultimo sia
stato neppure convocato dai
magistrati.
Le movimentazioni
della Frisoni

Le movimentazioni che la
donna, e in passato anche
Roberti, avevano collegato agli
esponenti del Psd, sono quelle
relative ai libretti Stelle, Pippo
e Palme. Sono quelli i soldi che
secondo l’accusa, e secondo
quanto avrebbe dichiarato Mirella
Frisoni, sarebbero finiti
agli esponenti politici.
Il libretto Pippo venne aperto
nel luglio 2005 dal solito
Giuseppe Mazzini. All’apertura
furono versati 100.000 euro
circa i sondi venivano da una
altro libretto omonimo, sempre
chiamato Pippo, estinto da Roberti.


I fondi sul primo Pippo
arrivavano da un prelievo fatto
da Pietro Silva, altro indagato,
sul conto della famigerata
Fondazione per la Promozione
economia e finanziaria sammarinese,
quella riconducibile 
a Claudio Podeschi.


Quando
Pippo è stato estinto la somma
è confluita sul libretto. Sempre
sul libretto Stelle finì anche la
somma derivante dal libretto
Palme aperto con un versamento
da 100mila euro a firma
Gian Marco Marcucci, frutto
di un terzo di un prelievo da
300mila euro che Roberti
aveva fatto sul libretto Brasile.
Alla fine i fondi di Pippo e
Palme vennero usati dalla Frisoni
per alimentare il libretto
Stelle.


Su questo libretto hanno
finito per esserci 227.925 euro.
La Frisoni ha fatto diversi prelievi
in contanti per complessivi
147mila euro circa.
Poi a ottobre del 2008 il
libretto è diventato nominativo
intestato alla stessa Frisoni,
fino a che il saldo è finito su un
conto corrente in Asset Banca,
quando questa ha acquisto Bcs.
Insomma tutte movimentazioni
per le quali la Frisoni,
avrebbe chiamato in causa
Felici e Macina che per questo
sono stati interrogati dai
giudici.

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