Fibrillazioni per l’accordo di stabilizzazione dei precari Iss
Ieri da queste pagine con l’articolo dal titolo “Personale Iss: pasticcio stabilizzazioni”, si è rilevato come l’accordo applicativo per la stabilizzazione del precariato presso l’Istituto per la sicurezza sociale sia stato firmato dalle organizzazioni sindacali, dal segretario di Stato alla Sanità e dal comitato esecutivo dell’Iss, soggetto che invece non dovrebbe entrare in atti di questa natura. In particolare il documento non ha le classiche firme del segretario per gli Affari Interni e del segretario alle Finanze.
Per giustificare il fatto della mancata delega da parte del governo, nella tarda serata di ieri è emersa la notizia di una delibera del Congresso di Stato, che autorizza a nome del governo solo il segretario alla Sanità a sottoscrivere il documento.
Quando questa informazione è trapelata abbiamo cercato la delibera sul sito ufficiale del Congresso di Stato, ma nel momento in cui andiamo in stampa il documento non risultava ancora pubblicato. Alla fine siamo riusciti a rintracciarlo e lo pubblichiamo qui a lato. Tutto sembra a posto. Ora i precari attendono solo l’ultimo atto, quello di eventuali ricorsi.
Come recita il decreto 214/2020: “Avverso ai predetti elenchi è ammesso ricorso a norma della Legge 28 giugno 1989 n.68. I termini per l’impugnazione decorrono dalla data di pubblicazione degli elenchi con la modalità di cui al comma 5”.
Il pasticcio sembra essersi sistemato e aver intrapreso finalmente la strada maestra della chiarezza.