San Marino. Svelato in Consiglio che con il Des si tentava un “blitz” nella finanziaria

San Marino. Svelato in Consiglio che con il Des si tentava un “blitz” nella finanziaria

Zeppa: “Non è un aspetto secondario che questo progetto di legge era stato inserito nella legge di bilancio per non fare un passaggio referendario”

Des, il sospetto che si volesse inserire nella legge di bilancio per sottrarlo alla possibilità di referendum, viene sollevato dal consigliere di Rete, Matteo Zeppa, critico sul progetto, ancorché dal suo gruppo politico sia arrivata anche la possibilità di chi, come Gloria Arcangeloni, sarebbe già disposto a votarlo subito. “Ho sentito diverse persone – ha detto Zeppa in consiglio martedì – avere certezze sulla bontà o meno del Pdl. Io non ho certezze su questo progetto di legge. Proprio rispetto al metodo, che dovrebbe essere condiviso, diciamo che la nascita di quello che è poi divetato un pdl non ha avuto buoni inizi. Nonostante debba ammettere che dalla prima stesura vista- che erano slide abbastanza illeggibili – a marzo dello scorso anno ad oggi, il testo, a seguito di modifiche, è molto più esaustivo. Non è completo, perché rimangono dei dubbi. Questo Pdl e la volontà di avere un Des nasce dalla volontà di farlo su misura di una persona, poco importa chi sia. E nasce appunto da un presupposto sbagliato, dal momento in cui le istituzioni dovrebbero tenere conto di quello che c’è, non di quello che viene a proporre un qualsiasi facoltoso imprenditore che vuole fare impresa a San Marino. Per giungere a migliorie, il mio movimento si è messo al tavolo, dando consigli che sono stati recepiti. Mi spiace dire che a quel tavolo qualcuno non era presente e non ha contribuito a rendere migliore qualcosa che forse era nato nel peggiore dei metodi. E non è un aspetto secondario che questo Pdl era stato inserito nella legge di bilancio, per non fare un passaggio referendario (la legge di bilancio non è infatti sottoponibile a referendum, ndr). Bisogna invece – conclude Zeppa – trovare i modi per tutelare quello che c’è e non creare un predominio imprenditoriale da parte di qualcuno”, che è esattamente quello che si sta creando, secondo le opposizioni in particolare.

Subito dopo Sara Conti, di Repubblica futura, rileva e condivide la posizione di Zeppa: “Rf in questi tre anni – dice Sara conti – ha sempre sottolineato e stigmatizzato la mancanza da parte di questo governo di proposte di progetti di sviluppo per San Marino. Non sono stati proposti fino ad oggi. Oggi ci si chiede di guardare al Des come una svolta e una soluzione finalmente arrivata. La nostra paura è che tutti questi consiglieri che sostengono a spada tratta il Des, per fortuna non tanti, si facciano abbagliare da una proposta che può essere interessante, ma che nasconde in sé molti punti sensibili. E l’impressione è che questi consiglieri lo facciano senza analizzare tutti gli aspetti, ma per partito preso o per convenienza. Va sottolineato l’intervento di Zeppa che apprezzo perché è una posizione critica. Non possiamo permetterci di sostenere a spada tratta un progetto del genere. Nel merito va sottolineato il pericolo di concentrare un potere enorme nelle mani di un soggetto privato, per avere come contropartita la riqualificazione del territorio ma anche la consegna a questo imprenditore di altre aree di estremo valore. Estrema attenzione anche sulle residenze fiscali non domiciliate, per come questo provvedimento può avere un riverbero negativo sulla conclusione dell’accordo Ue”, afferma Sara Conti.

Articolo tratto da l’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 20

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