Lo scherzo si trasforma in percosse, condanna. L’episodio risale al 2021 tra un cameriere e una cameriera. Dieci giorni di arresto per il giovane con la sospensione della pena subordinata al risarcimento del danno
ANTONIO FABBRI – Non sempre ogni scherzo vale. Condannato per percosse verso una collega, che con lui era la cameriera in un locale del Titano. Tra i dipendenti del locale era invalsa la prassi di farsi degli scherzi a vicenda, anche promossi dal titolare per creare uno spirito amicale e di concordia. Evidentemente però, gli scherzi erano diventati pesanti non proprio innocui, considerato anche che i colleghi erano diversi ragazzi e una sola ragazza. Quest’ultima, che si era vista mettere dei mattoni nella borsa, il telefono nel frigo, peperoncino nel tabacco, in una occasione aveva “spruzzato” dell’acqua ad un collega. Questi aveva reagito non troppo bene cercando di strappare alla ragazza la bottiglietta che teneva sotto braccio. In questa azione l’aveva afferrata e le aveva fatto male, tanto che la giovane si era poi messa a piangere, mentre il ragazzo continuava nella sua azione di strattonamento, finché non è intervenuto un terzo a dividerli. La ragazza era poi andata al pronto soccorso. Conseguenze dell’atto tali da configurare, in seguito alla denuncia, l’accusa di percosse e poi il rinvio a giudizio. (…)
Il giudice Morsiani ha riscontrato gli estremi del reato ed ha condannato il giovane a 10 giorni di arresto, concedendo il beneficio della sospensione, subordinata però al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale da liquidare in sede civile, salvo una provvisionale di 200 euro, più le spese di giustizia e gli onorari di parte civile. Concessa la non menzione nel casellario giudiziale.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino
