San Marino. Settimana decisiva per le coalizioni dopo il dietrofront del Psd

San Marino. Settimana decisiva per le coalizioni dopo il dietrofront del Psd

Rassegna Stampa -Il partito ha ritrattato la linea sostenuta da Perdini Amati. Ora tocca alla Direzione di Libera decidere dopo la riapertura del Partito dei socialisti e dei democratici

ANTONIO FABBRI. Si apre la settimana decisiva per gli assetti di liste e coalizioni.

Dopo il dietrofront del Psd che ha riaperto alla coalizione con Libera, dopo che nella conferenza stampa della scorsa settimana aveva lanciato un ultimatum di tutt’altra natura che escludeva questa soluzione, questa sera toccherà a Libera stessa, che riunisce il proprio direttivo, dire la parola definitiva su quella che è parsa una rocambolesca telenovela preelettorale. Sabato il PSD con una nota ha fatto sapere che “in definitiva, davanti all’essenziale compito di realizzare un governo capace di navigare tra le sfide che attendono il Paese, emerge la valutazione che la coalizione tra Libera e il PSD parrebbe la migliore soluzione”.

Una vera e propria inversione a “U” soprattutto a vedere le parole di Federico Pedini Amati che era stato il più determinato nel lanciare un vero e proprio aut aut: o in grande coalizione tutti insieme con la Dc; oppure in lista con Libera. Tertium non datur, quindi era esclusa la coalizione con Libera.

Una posizione evidentemente sconfessata dal Partito dei Socialisti e dei Democratici che sabato è dunque tornato sui suoi passi o, meglio, sui passi che qualcuno, probabilmente forzando la mano, intendeva fargli compiere. Di fatto il Psd ha costretto soprattutto Pedini Amati, che pareva il più irremovibile, a cambiare idea pure lui. Probabile che una lista unica con Libera avrebbe potuto avvantaggiare chi, come il Segretario al turismo, in chiave di futuri ipotetici equilibri di lista e di eventuale futuro governo, mira ad ottenere una buona posizione in termini di preferenze.

Una ipotetica strategia sfumata, comunque, vista l’ultima, presumibilmente definitiva, linea dettata dal partito che riapre alla presentazione in coalizione di Libera- Ps con il Psd.

Sarebbe probabilmente stata una figura peggiore della retromarcia, quella di mandare a monte un percorso di coalizione nell’area progressista- riformista presentato in pompa magna, e già caratterizzato anche da iniziative politiche comuni, poco più di due mesi fa.

Va detto che non è la prima occasione nella quale il Segretario al Turismo compie un “revirement”, più o meno spontaneamente. E’ ad esempio noto come avesse annunciato che non si sarebbe ricandidato… e invece, oltre ad essere in prima linea nella gestione del gioco delle alleanze, ieri dal suo profilo facebook ha pubblicato un post che non lascia dubbi: “Pronti per la campagna elettorale? Io sì”, scrive.

Un dietrofront plateale aveva caratterizzato anche l’ormai celeberrima “sbordata”, del settembre 2022, quando il Segretario al Turismo aveva attaccato i colleghi di governo e pure uno dei due Reggenti dell’epoca, per una serie di situazioni, prima fra tutte la lamentata pericolosità della sede della Segreteria al Turismo, chiedendone il trasferimento.

Era poi tornato in conferenza stampa del Congresso di Stato, due settimane dopo, a fianco del collega Marco Gatti e, rientrando nei ranghi, si era giustificato: “Mi trovavo in una condizione particolare, preoccupato per l’incolumità delle persone, in quella conferenza stampa il mio è stato un atteggiamento sbordante, e mi scuso”. La sede della Segreteria al Turismo, comunque, per la cronaca è rimasta dov’era.

Giusto un paio di esempi, questi, nei quali il segretario al turismo è ritornato sui suoi passi. Quella della retromarcia sulla coalizione con Libera, dettata evidentemente dalla linea del partito di cui fa parte, rientra nel novero di queste ritrattazioni che cominciano ad essere un discreto numero. Sta di fatto che ora la palla passa a Libera che aveva già lasciato la porta aperta per la coalizione, nonostante l’avesse presa male per la conferenza stampa del PSD, lasciando addirittura fuori dalla propria sede i vertici di Via Rovellino in occasione di un incontro con il Pdcs.

Dunque nelle ultime ore ha ripreso quota l’opzione della coalizione progressista- riformista. Fino all’ultimo, comunque, sbilanciarsi sulla definitività di questo assetto è un rischio che neppure i più audaci giocatori d’azzardo assumerebbero.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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