San Marino. Upr – Ael: le quote rosa. Agenzia Dire Torre1

San Marino. Upr – Ael: le quote rosa. Agenzia Dire Torre1

ELEZIONI. LA CARICA ROSA UPR-AEL PER FIGLI E SOVRANITA’  

“DIFFICILE FARE POLITICA, MA SIAMO AL SERVIZIO DELLA REPUBBLICA”

 

 In molte alla prima esperienza  politica. E in molte mamme. Tutte preoccupate per il futuro del  Titano. E sicure di potere dare il loro contributo al rilancio  del Paese. Le 15 donne candidate nella lista dell’Unione per la  Repubblica e di Arengo & liberta’, all’interno della coalizione  “Intesa per il Paese”, vogliono portare una ventata d’aria fresca  alla politica sammarinese. E hanno le idee chiare. Cristina  Macrelli, la piu’ giovane, cita il sogno di Martin Luther King e  sottolinea la necessita’ di “difendere con forza e convinzione il  concetto di sovranita’” e di puntare sul turismo e su proposte  “concrete e fattibili”. Noemi Beccari, in quota A&l,  si pone  l’obiettivo di “risollevare la dignita’ del Paese”. Laura Selva  dedica un’attenzione speciale al sociale a cui gia’ si dedica.
   “Vogliono dare un contributo importante in un momento molto  delicato per il Paese”, sottolinea Pier Marino Menicucci,  consigliere Upr che fa da chioccia alla carica rosa della lista  per la presentazione alla stampa. In loro, sottolinea, c’e’ il  “senso di attaccamento al Paese e della politica come servizio  alla Repubblica” che caratterizza la lista di candidati Upr-A&l  per le elezioni dell’11 novembre. “Nel nostro programma  elettorale- ricorda Menicucci- sono tre le priorita’”:  la politica estera, il rilancio dell’economia, con un occhio di  riguardo allo stato sociale e spazzando via le imposte introdotte  nella passata legislatura; la valorizzazione dei sammarinesi ai  vertici delle istituzioni.  Le 15 candidate del gentil sesso  sono pronte, anche se, ammettono, “fare politica per una donna e’  molto complicato. E’ fondamentale l’appoggio della famiglia a  casa”.
   Comunque, questo il messaggio che lanciano, “ci siamo messe in  gioco e speriamo di fare qualcosa di buono”. A spingerle, ciò vale  per le madri, e’ la preoccupazione per il futuro dei figli. Non  e’ insomma una questione di quote rosa, o un problema di genere,  ma di persone pronte a impegnarsi.

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