Giovanni Lonfernini di Unione per la Repubblica su Corriere Romagna San Marino afferma che il suo partito non ha goduto affatto di sponsor illustri – Gabriele Gatti? – come da certe parti si era fatto intendere e anticipa come il suo partito si rapporterà a San Marino bene comune, vincitrice, di misura, delle elezioni di domenica scorsa.
(…) Lonfernini è
il primo che lo dice a chiare lettere, ma le
voci si erano rincorse nel paese, specie
dopo il duro comunicato di ieri di Ap. «Le
loro parole – azzarda il leader di Upr – non
possono essere riferite a forze di opposizione
visto il risultato elettorale; quando
parlano di clientelismo, si riferiscono al
proprio alleato, col quale hanno però condiviso
il passato quadriennio».
Insomma,
secondo Giovanni Lonfernini, in vista potrebbero
esserci tensioni e mal di pancia, ma «il
mio auspicio è che, nonostante la maggioranza
risicata, Bene comune sia in grado
di esprimere una squadra di governo nel
più breve tempo possibile».
L’emergenza,
infatti, non s’è attenuata e i nodi da affrontare
sono tanti. Per questo, Upr e Socialisti
sono pronti a una sorta di “governo ombra”: «Non siamo in un sistema bipolare,
ma siamo comunque la coalizione
che ha ottenuto il 22% dei voti: dovremmo
strutturarci bene in Consiglio.
Nelle
prossime settimane lavoreremo per l’istituzione di un tavolo tecnico, fra politica,
forze sociali e categorie economiche». Un
pensiero al suo collega di partito, Pier
Marino Menicucci, ex volto storico della
Dc, “bocciato” dal voto: «Sono dispiaciuto
del suo risultato, ma sono sicuro continuerà
a fornire grande contributo nell’interesse del movimento».
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