Rossella Bocciarelli di IlSole24Ore: Una centrale rischi anche per le banche di San Marino
Il governatore della Banca centrale di San Marino, Renato Clarizia, subito dopo
l’assemblea plenaria Fmi ha incontrato qui a Tokio il vicedirettore del
dipartimento Europa del Fmi, Aasim Usain e il direttore del Monetary and Capital
Department, Cristopher Towe, insieme a una delegazione del Governo del Titano
guidata da Pasquale Valentini, segretario di Stato per le finanze e il bilancio.
«Quel che sta a cuore al Fondo è la stabilità dei sistemi – osserva Valentini –
vogliono vedere quanto gli Stati siano consapevoli delle loro criticità».
A
San Marino, che con i suoi 32 mila abitanti nel 2012 avrà un Pil pari a 1,4
miliardi, il Fondo ha raccomandato di tener d’occhio la crescita dello stock del
debito: oggi è al 18% del Pil ma per effetto del crescente gap che si sta
creando tra la dinamica delle entrate (in flessione del 30%) e quella spese
(ridotte soltanto del 17%) questo stock potrebbe arrivare nel 2017 al 30% e
portarsi in una zona pericolosa.
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