San Marino vuole i Salesiani. La Dc appoggia

San Marino. Tutti per don Mario. Da giugno, i residenti di Murata e Fiorentino si sono sollevati contro il rischio della chiusura del centro Salesiano e il trasferimento di don Mario Cassanelli: alle proteste, ieri s’è aggiunta anche la voce del primo partito sammarinese, la Dc. Le 3.500 firme raccolte in poche ore dai parrocchiani per «salvare don Mario» e le polemiche che impegnano anche i giovani dell’oratorio, sono, dicono i Democristiani, «la chiara testimonianza di non volere rinunciare alla presenza di un uomo, che in questi anni ha speso intensamente la propria vita cercando di essere segno e testimonianza di un amore con la “A” maiuscola». Ora, la sollevazione di popolo, e l’invio della petizione ai Salesiani a Milano, al vescovo Luigi Negri e perfino ai Capitani Reggenti, a qualcosa sono valse: l’oratorio non verrà chiuso, ma per don Mario non sembrano esserci speranze e, entro una decina di giorni, verrà trasferito in una parrocchia del Bresciano. Decisione questa che non fa convinti i parrocchiani secondo cui sotto vi sarebbe un piccolo giallo. «Io accetto le decisioni dei miei superiori – ha commentato timido don Mario -, ma spero solo che il centro possa essere salvato: siamo qui da vent’anni. I sammarinesi possono solo giovarsi di una realtà simile». «In questo momento così delicato dal punto di vista sociale, nel quale l’educazione delle giovani generazioni ritorna ad essere uno dei temi centrali del dibattito politico-sociale ed ecclesiale, la Dc – si legge – vuole riaffermare il valore e l’importanza che in questi anni ha avuto la comunità salesiana di Murata proprio nell’educazione dei giovani, attraverso la testimonianza della fede e l’animazione dell’oratorio».