I cittadini sammarinesi che hanno esercitato, tramite i sottoscritti Avvocati, l’azione di sindacato contro gli ex Capitani Reggenti Giovanni Francesco Ugolini e Andrea Zafferani esprimono viva soddisfazione per la sentenza emanata dal Collegio Garante, con la quale, in accoglimento delle ragioni esposte a sostegno del ricorso, è stata accertata la violazione istituzionale compiuta dai Capitani Reggenti ed è stata comminata agli stessi la sanzione della censura in conseguenza della accertata violazione.
Ricordano i ricorrenti, nessuno dei quali fa parte del Consiglio Grande e Generale, che il Collegio Garante ha riconosciuto come, in occasione della nomina del Presidente di Banca Centrale, i Capitani Reggenti abbiano consentito, in violazione di precise norme regolamentari, la immediata votazione di una proposta in precedenza respinta. Ciò senza tener conto che larga parte del Consiglio aveva fortemente contrastato una interpretazione volutamente forzata, per esigenze della maggioranza, delle norme regolamentari. La Reggenza, in quell’occasione, è venuta a meno al ruolo di istituzione “super partes”, che ad essa affida l’ordinamento costituzionale della Repubblica.
Indipendentemente dalla gravità della sanzione applicata dal Collegio, che comunque costituisce un’onta per coloro ai quali è stata comminata, questa decisione del Collegio deve rappresentare un monito per coloro che in futuro saranno chiamati a ricoprire l’importante incarico della nostra suprema magistratura. I cittadini sammarinesi esigono che la Reggenza eserciti le sue funzioni con scrupolo, nel rispetto dei regolamenti, a garanzia di tutti i cittadini come argine verso le partigianerie politiche che possono verificarsi nell’esercizio dell’attività pubblica.
San Marino, 1 giugno 2011.
Avv. Maria Antonietta Pari Avv. Rossano Fabbri
Ricordano i ricorrenti, nessuno dei quali fa parte del Consiglio Grande e Generale, che il Collegio Garante ha riconosciuto come, in occasione della nomina del Presidente di Banca Centrale, i Capitani Reggenti abbiano consentito, in violazione di precise norme regolamentari, la immediata votazione di una proposta in precedenza respinta. Ciò senza tener conto che larga parte del Consiglio aveva fortemente contrastato una interpretazione volutamente forzata, per esigenze della maggioranza, delle norme regolamentari. La Reggenza, in quell’occasione, è venuta a meno al ruolo di istituzione “super partes”, che ad essa affida l’ordinamento costituzionale della Repubblica.
Indipendentemente dalla gravità della sanzione applicata dal Collegio, che comunque costituisce un’onta per coloro ai quali è stata comminata, questa decisione del Collegio deve rappresentare un monito per coloro che in futuro saranno chiamati a ricoprire l’importante incarico della nostra suprema magistratura. I cittadini sammarinesi esigono che la Reggenza eserciti le sue funzioni con scrupolo, nel rispetto dei regolamenti, a garanzia di tutti i cittadini come argine verso le partigianerie politiche che possono verificarsi nell’esercizio dell’attività pubblica.
San Marino, 1 giugno 2011.
Avv. Maria Antonietta Pari Avv. Rossano Fabbri