Il gip di Reggio Emilia ha deciso: l’educatore di Cl resta in carcere. Respinta la richiesta di arresti domiciliari a casa dei genitori per Andrea Davoli
“Atteggiamenti non adeguati avuti anche con altre minori”. È questa una della motivazione con cui la gip del Tribunale di Reggio Emilia ha deciso di negare gli arresti domiciliari a Caorle, nella casa dei genitori, ad Andrea Davoli il 52enne professore di religione, educatore di Comunione e Liberazione e membro dei Memores Domini, associazione laicale cattolica i cui membri vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza, rinchiuso dal 20 agosto scorso nella sezione speciale del carcere di Pordenone con l’accusa di violenza sessuale continuata aggravata dall’età della vittima appena 14enne. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna