Aveva votato il bilancio di previsione 2009 solo per dovere istituzionale, annunciando le dimissioni. Detto, fatto: ieri intorno alle 13 il presidente del Consiglio comunale di Rimini Giorgio Giovagnoli ha presentato le dimissioni al sindaco Alberto Ravaioli. Due le possibilità: accettare le dimissioni, o cercare di ricucire lo strappo. Più probabile, come scrive il Resto del Carlino di oggi, la seconda.
La posizione Giovagnoli, al pari dei tre consiglieri comunali di maggioranza che da tempo non condividono le scelte dell’amministrazione, la dice lunga sulla crisi della politica riminese, che non sembra avere pace: le fratture in Consiglio comunale – dove Oronzo Zilli, capogruppo An-Pdl invita il sindaco a presentarsi con urgenza per spiegare se ci siano possibilità per portare a termine il suo mandato o a dimettersi – le tensioni fra An e Fi per la nomina del candidato alla Presidenza della Provincia; la difficile composizione all’interno del Pd; le polemiche che hanno accompagnato la scelta di Stefano Vitali come candidato del Pd alle Provinciali.
Ma le crisi sono anche salutari per il rinnovamento.
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