Sindicati ed Anis, polemiche al tavolo tripartito

Sindicati ed Anis, polemiche al tavolo tripartito

E’ forte il disappunto della CSU per la mancanza di risultati al tavolo unico promosso da Congresso di Stato per dare risposte concrete alle migliaia di lavoratori con il contratto scaduto e alla crisi che attanaglia il Paese.

Due le cause di questo stallo: il tentativo dell’ANIS di scaricare sui lavoratori i costi della difficile congiuntura economica e l’atteggiamento del Governo finora limitato ad una gestione notarile del confronto, senza distinguere tra ciò che serve realmente al paese per uscire dalla crisi e ciò che invece viene posto dalle categorie eco-nomiche in modo palesemente strumentale.

Quello che sta maggiormente ostacolando la possibilità di accordo è infatti la linea ottusa e arretrata dell’ANIS che, a fronte di aumenti contrattuali modestissimi, pretende un arretramento delle condizioni dei lavoratori, vanificando così importanti conquiste sul piano dei diritti raggiunte negli ultimi rinnovi contrattuali.

La ricetta ANIS, condivisa anche dalle altre associazioni di categoria, prevede di aumentare l’orario di lavoro, abolire festività civili e religiose, abbassare le retribuzioni domenicali e festive, allungare i periodi di prova, portare a 18 mesi i contratti a tempo determinato e rendere meno regolamentato il lavoro interinale.
Tutto ciò senza contare una lunga serie di rivendicazioni economiche per interventi a pioggia a solo vantaggio delle imprese e a carico del bilancio dello Stato, quindi dell’intera collettività.

Avanzando simili pretese, l’ANIS e le categorie economiche, oltre ad avere una volontà di rivalsa sui lavoratori, dimostrano di non essere interessate a raggiungere un accordo equi-librato, che passa attraverso una più equa distribuzione delle risorse e il sostegno dei red-diti da lavoro, ma utilizzano strumentalmente la situazione di crisi economica per ottenere solo un arretramento delle condizioni dei lavoratori.

In questo contesto, la CSU sollecita il Governo a svolgere un ruolo di forte respon-sabilità e autorevolezza, non limitandosi a fare da mediatore neutrale tra sindacato e associazioni.
Il sindacato quindi si aspetta dal Congresso di Stato una proposta di accordo complessiva ed equilibrata che salvaguardi i salari e i posti di lavoro, che preveda risposte adeguate ai lavoratori vittime della crisi potenziando gli ammortizzatori sociali, prevedendo per la durata contrattuale il blocco delle tariffe e delle rette di alcuni servizi sociali, e che contenga misure per il sostegno alle imprese e al rilancio dell’economia.

La CSU ha convocato per la giornata di lunedì 1 giugno i rappresentanti sindacali di tutte le categorie. Al centro del confronto con i lavoratori c’è la valutazione della trattativa al tavolo unico e le iniziative per raggiungere un accordo di alto profilo che non penalizzi il mondo del lavoro, ma che contribuisca al rilancio dell’economia e indichi una nuova stra-tegia di sviluppo.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy