Su Il Sole24Ore ritorna fuori anche Banca del Titano con Fiorani e Lele Mora

Su Il Sole24Ore ritorna fuori anche Banca del Titano con Fiorani e Lele Mora

Nell’articolo di Sefano Elli su Il Sole 24Ore di ieri, che prende spunto dalle ultime iniziative del Procuratore Fabio Di Vizio, responsabile dell’indagine Re Nero, per attaccare l’intero sistema bancario e finanziario sammarinese (12 banche
e 51 finanziarie) si riporta in evidenza, fra altri ‘scandali’, veri o presunti, che coinvolgono la Repubblica di San Marino, il caso Banca del Titano.
Un capitolo a parte merita la banca del Titano, che dopo il commissariamento e la successiva vendita a due fiduciarie (la

Smi

e la Amphora) ha cambiato nome ed è diventata

SM International Bank. Su questa banca in passato si era appuntata l’attenzione di

Giampiero Fiorani,

che con una insolita cordata di personaggi del mondo dello spettacolo

(Lele Mora in testa)

avrebbe voluto farne uno dei poli off shore da cui rientrare nel mondo della Finanza ‘.

Indipendentemente dal tentativo di Fiorani e Lele Mora, il governo straordinario (quello precedente le elezioni giugno 2006, con Segretario alle Finanze l’attuale Segretario al Lavoro, Pier Marino Mularoni), ed i due governi successivi (con Segretario alle Finanze Stefano Macina) hanno imposto ai sammarinesi il ripianamento dell’ammanco riscontrato in detta banca con 500 euro a testa, neonati compresi, senza alcuna azione di responsabilità verso i vecchi soci e amministratori, e senza rivelare i nomi dei nuovi proprietari a beneficio dei quali quei 500 euro a testa dai singoli sammarinesi sono stati versati.
A San Marino si è creato con Banca del Titano un precedente terribile: si può determinare un ammanco in una banca dalla sera alla mattina senza alcuna conseguenza penale e senza essere chiamati a restituire il mal tolto e mantenendo intatta la propria onorabilità (i governanti stessi impediscono che si conoscano i nomi dei responsabili).

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