Su sul piano strategico per le grandi opere di Berardi

Su sul piano strategico per le grandi opere di Berardi

Non stupisce affatto che il Consigliere Fabio Berardi sia intervenuto per annunciare un piano strategico per le grandi opere, considerata la sua naturale propensione alle costruzioni. Il neonato movimento politico, di cui lui è fondatore, enuncia quindi subito la sua intenzione di mettere mano ad un piano globale di ridefinizione delle politiche del territorio. Secondo Berardi la veneranda età del precedente (1992), giustifica l’intervento.
Come se da allora non fossero stati presi nuovi provvedimenti, non esistessero già piani per l’edilizia scolastica, per migliorare la viabilità, per i parcheggi e per mettere in sicurezza le strade della Repubblica. E perchè non pensare alle grandi opere nel senso di polmoni verdi per la cittadinanza, spazi per la socializzazione, per incentivare il trasporto pubblico?
Il territorio non è una superficie per costruire, ma l’ambiente in cui i cittadini vivono e costituisce la condizione primaria per il loro benessere e la loro salute.
Come Segretario di Stato per il Territorio prima e per la Sanità poi, nonché come Direttore dell’Azienda di Produzione, il Consigliere Berardi non avrebbe già potuto mettere mano ai progetti concreti che elenca ?
Con riferimento alla stazione elettrica di Cailungo ricordiamo che Sinistra Unita si era già opposta ad un progetto che prevedeva lo spostamento in altra zona della sottostazione e della sede aass con costi vicini ai 15 milioni di euro, quando con un risparmio di oltre 10 milioni di euro si sarebbero potuti interrare i cavi ottenendo il medesimo risultato di eliminare i pericoli derivanti dai campi elettromagnetici, come d’altra parte asserito dall’ENEL e previsto da apposita Istanza d’Arengo approvata dal Consiglio Grande e Generale.
Lo spauracchio della deriva a sinistra e l’esigenza di uscire dal suo partito di provenienza sono arrivate, guarda caso, nel momento in cui Sinistra Unita si apprestava a gestire la Segreteria di Stato per il Territorio.
Il Consigliere Berardi sveli dunque i veri motivi della sua uscita dal PSD, visto che si prepara ad allearsi ad un partito, Alleanza Popolare, verso il quale lui e compagni non hanno fatto altro che tuonare duramente durante l’ultimo anno.
Ci auguriamo che A.P., Berardi e tutta la Coalizione di Centro Destra non cementifichino la propria coesione proprio attorno grandi opere, come per esempio lo spostamento della sottostazione elettrica di Cailungo.

Sinistra Unita
San Marino 17 settembre 08

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