Nuovo Quotidiano di Rimini: La città si divide tra sostenitori e contrari al blitz del Paz contro la Cancellieri. Vitali: “Non è democrazia” /
“Non siamo tutti contestatori” /
Morigi (studenti): “Avremmo affrontato le stesse questioni, ma in modo civile”
RIMINI. “Avremmo affrontato le stesse questioni. Solo che l’avremmo fatto in modo pacifico e civile. Ma purtroppo non è andata così perché i ragazzi del Paz hanno interrotto tutto e tutti“. A intervenire, il giorno dopo la contestazione al ministro degli Interni Annamaria Cancellieri, in visita a Rimini in occasione della giornata della legalità, è Giacomo Morigi, il presidente della consulta degli studenti. “Ciò che ci ha lasciati più delusi è che sia passato, anche a livello nazionale, il messaggio che a Rimini tutti gli studenti hanno contestato il ministro Cancellieri“. Secondo Morigi infatti non è vero. “Buona parte di quelli che hanno applaudito, lo ha fatto semplicemente perché era stata trascinata dall’onda emotiva dei contestatori – spiega -. Al di là però del merito delle contestazioni, i
modi esercitati ci hanno tolto un’ora e mezza di tempo che il ministro voleva dedicarci per rispondere alle nostre domande”. Dunque, delle aggressioni di Roma, si sarebbe comunque parlato. “Il ministro è stato interrotto proprio men- tre spiegava cosa era successo – continua Morigi -. Era nel programma della gior- nata che chiunque poteva prendere paro- la al microfono e rivolgere la propria domanda alla Cancellieri. Una bella oppor- tunità che il gruppo del Paz ha tolto a tutti. Quando uno cerca di fare valere i propri diritti non può andare sopra i diritti degli altri”. Intanto la città si è divisa tra i sostenitori della protesta del Paz e i contrari. Il direttore dell’ufficio scolastico provinciale, Agostina Melucci, ha già detto chiaramente che “abbiamo dato l’idea che la loro prepotenza ha vinto”. (…)