Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: Niente di personale
Quante volte abbiamo sentito biasimare
in Consiglio chi puntava il
dito, apostrofato con il supposto
brocardo che “la politica non si fa
con i personalismi”. E invece basta
una seduta per dimostrare che
questa massima inevitabilmente
è falsa.
D’altra parte si è aperto un Consiglio
in cui entra una legge, quella
tributaria, le cui modifiche proposte interessano personalmente
un terzo di chi là dentro è seduto.
Ma questo è il meno, perché
lo scontro si sostanzia da subito
sulle implicazioni personali di un
Segretario di Stato per un ambiguo
conto di una fondazione con
movimenti sospetti. Poi tornano
fuori le vicende Scaramella e le
guerre personali per detronizzare
l’avversario politico fatte di
dossieraggi e calunnie. Finché
si insiste perché la Commissione
Antimafia vada giustamente
avanti dato che, si presume ma
c’è chi evidentemente già lo sa,
il suo esito porterà a scoperchiare
responsabilità personali sulle
quali i cittadini devono essere
informati, considerato che nelle
preferenze elettorali scriveranno
dei nomi propri di persona.
[…]
Si accampano
presunte riservatezze decise
di comune accordo, sulla base di
non si sa quali regolamenti, per
atti che dovrebbero essere pubblici,
ma che, per tutelare chissà
chi, non possono essere resi noti.
Ebbene, sembra che timidamente
si stia cominciando a capire anche
in aula che, di fronte a questo
quadro pieno di ombre, diventa
sempre più difficile e anacronistico
pretendere di far credere che
in tutto ciò che passa a Palazzo
non ci sia davvero mai niente di
personale.
