Tangentopoli. Antonio Fabbri. L’informazione di San Marino

Tangentopoli. Antonio Fabbri. L’informazione di San Marino

TANGENTOPOLI – Ben sei ex Segretari di Stato risultano ad oggi indagati nei vari filoni di inchiesta partiti dal conto Mazzini / influenza della associazione a delinquere
sulla pressoché totale azione di governo

La portata della tangentopoli
sammarinese è tale che, al di
là delle singole contestazioni,
impone una analisi sistematica di
quanto accaduto. Sono i magistrati
stessi, nel provvedimento
con il quale sono state chieste le
verifiche bancarie degli accusati
di associazione a delinquere, a
dare una valutazione complessiva
delle inchieste in essere e a
fornire una chiave di lettura di
un sistema, politico, ma anche
sociale verrebbe da dire, pesantemente
distorto da interessi
particolari e non da quelli della
collettività. Anzi, emerge che
in dei casi le tangenti sono state
pagate addirittura dai cittadini.
Così è accaduto nella vicenda
dell’acquisto della sede di Banca
Centrale. E se le responsabilità
penali competeranno al tribunale,
da quello che già emerge
sono evidenti le responsabilità
politiche.

Che l’indagine riguardi lo stretto
collegamento tra gli indagati ai
quali è contestata l’associazione
a delinquere, e il mondo economico
e politico sammarinese,
lo dicono gli stessi Commissari
della legge, parlando della
correlazione e dell’intreccio tra
esponenti delle istituzioni con il
settore bancario ed imprenditoriale
al fine di sottrarre sistematicamente
risorse allo Stato
e portarle a favore di politici,
funzionari infedeli e imprenditori
compiacenti.
C’è una conclusione alla quale
la magistratura è giunta e che
mette nero su bianco nell’ordinanza
che dispone di scandagliare
conti e patrimonio degli
indagati: la contestata associazione
a delinquere, che aveva
ulteriori affiliati rispetto agli
attuali indagati, operava su larga
scala ed era estesa alla pressoché
totale azione di governo. Se si
considera che l’indagine riguarda
un decennio e oltre, significa
che tutti i governi che si sono
succeduti dai primi anni 2000 ad
oggi hanno subito l’influenza del
gruppo criminale.
A vedere lo schema dei governi
che si sono avvicendati (sopra)
si nota come in quasi tutti
compaiano esponenti politici
che ad oggi risultano indagati

 

La portata della tangentopoli
sammarinese è tale che, al di
là delle singole contestazioni,
impone una analisi sistematica di
quanto accaduto. Sono i magistrati
stessi, nel provvedimento
con il quale sono state chieste le
verifiche bancarie degli accusati
di associazione a delinquere, a
dare una valutazione complessiva
delle inchieste in essere e a
fornire una chiave di lettura di
un sistema, politico, ma anche
sociale verrebbe da dire, pesantemente
distorto da interessi
particolari e non da quelli della
collettività. Anzi, emerge che
in dei casi le tangenti sono state
pagate addirittura dai cittadini.

Così è accaduto nella vicenda
dell’acquisto della sede di Banca
Centrale. E se le responsabilità
penali competeranno al tribunale,
da quello che già emerge
sono evidenti le responsabilità
politiche.
Che l’indagine riguardi lo stretto
collegamento tra gli indagati ai
quali è contestata l’associazione
a delinquere, e il mondo economico
e politico sammarinese,
lo dicono gli stessi Commissari
della legge, parlando della
correlazione e dell’intreccio tra
esponenti delle istituzioni con il
settore bancario ed imprenditoriale
al fine di sottrarre sistematicamente
risorse allo Stato
e portarle a favore di politici,
funzionari infedeli e imprenditori
compiacenti.

C’è una conclusione alla quale
la magistratura è giunta e che
mette nero su bianco nell’ordinanza
che dispone di scandagliare
conti e patrimonio degli
indagati: la contestata associazione
a delinquere, che aveva
ulteriori affiliati rispetto agli
attuali indagati, operava su larga
scala ed era estesa alla pressoché
totale azione di governo. Se si
considera che l’indagine riguarda
un decennio e oltre, significa
che tutti i governi che si sono
succeduti dai primi anni 2000 ad
oggi hanno subito l’influenza del
gruppo criminale.
A vedere lo schema dei governi
che si sono avvicendati si nota come in quasi tutti
compaiano esponenti politici
che ad oggi risultano indagatinell’inchiesta sul conto Mazzini e
sulla Tangentopoli sammarinese.
Esponenti evidentemente capaci
di influenzare l’attività di governo,
direttamente o indirettamente,
stando soprattutto a quanto
scrivono i magistrati.
Politicamente è stato rilevato
come l’uscita degli Europopolari
per San Marino dal governo del
Patto arrivò quasi in concomitanza
dell’apertura delle indagini
su Bcs e Finproject.

Ovviamente
quanto contestato dalla magistratura
non riguarda indiscriminatamente
i membri di governo
che si sono succeduti negli anni,
ma il fatto che ogni settore
dell’economia, dalle banche alle
telecomunicazioni, al settore
immobiliare, subisse il controllo
della contestata associazione a
delinquere, è uno degli elementi
che fa dire ai magistrati che la
quasi totale attività di governo
era orientata da quello che viene
definito “gruppo criminale”.
Una operatività, quella dell’associazione
a delinquere, che i
magistrati ritengono sia stata
ormai sostanzialmente svelata
nel funzionamento attraverso le
complesse indagini fino ad ora
svolte dalla polizia giudiziaria. Il
che non esclude, anzi preannuncia,
ulteriore attività di indagine
per scandagliare a pieno chi
facesse parte di questo gruppo
allargato e aperto che, stando
alle risultanze delle indagini
finora note, ha manipolato per
oltre un decennio libero mercato
e democrazia a San Marino.

Antonio Fabbri

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy