Tre anni di sfide per San Marino prima delle Olimpiadi di Parigi

Tre anni di sfide per San Marino prima delle Olimpiadi di Parigi

Oui, Paris! Mancano 3 anni alle prossime Olimpiadi, per il Titano 3 anni di sfide!

Siamo gli orfani dei Giochi Olimpici, quelli che in estate non accendono nemmeno la tv se non c’è un badminton qualsiasi da seguire. Quelli che esultano senza capire una mazza della disciplina che stanno seguendo e che si esaltano per il nuoto sincronizzato, che ora è nuoto artistico, uno di quelli sport dei quali, non sapremo più nulla fino alle prossime Olimpiadi. 

La buona notizia è che questa volta alle Olimpiadi mancano solo tre anni, la cattiva notizia è che in questo mondo malato ed ammalato è difficile sapere che cosa succederà nei prossimi 15 giorni e quindi programmare l’estate del 2024 è di per sé una mezza follia. 

Parigi ha ricevuto la bandiera a cinque cerchi, la capitale francese è pronta ad ospitare la sua terza Olimpiade dal 26 all’11 agosto. I francesi “spernacchiano” e annunciano: è tutto pronto. In realtà, seppur essendo la città avvezza all’organizzazione di grandi eventi, c’è ancora un 70% di strutture da costruire, ricostruire, ammodernare e adattare tra i quali il Villaggio Olimpico che sarà costruito all’Ile de Saint Denis.

Quello che arriva per lo sport sammarinese sarà un triennio “esagerato”, c’è da giurare che sull’onda delle storiche medaglie di Tokyo l’attività sportiva torni al centro dell’attenzione del Paese e che, trascinati dai successi biancazzurri, moltissimi giovani e giovanissimi si mettano al lavoro per inseguire il sogno di una vita. 

Che triennio ci aspetta? Che cosa possiamo immaginare accada? 

Per prima cosa bisogna ragionare sui 5 alfieri di Tokyo, i tiratori plurimedagliati Alessandra Perilli e Gian Marco Berti, così come il lottatore Myles Nazem Amine Mularoni, continueranno a lavorare sodo per dare la caccia al “bis” o comunque per essere ancora protagonisti. Arianna Valloni, nel nuoto, ha una sorta di corsia preferenziale per ottenere senza troppa difficoltà quella che una volta veniva chiamata “wild card” e che ora è un “invito dell’organizzazione e della commissione per garantire l’universalità dei Giochi”. Ciò che però potrebbe accadere è che la giovane sammarinese voglia valutare un’esperienza diversa, ovvero quella delle “acque libere” o del nuoto di fondo. Anche in questo caso potrebbe puntare ad un invito nel caso non arrivino i minimi. Più o meno lo stesso dovrebbe accadere a Paolo Persoglia che in considerazione della lunga trafila e degli alti risultati necessari per qualificarsi nel judo dovrebbe puntare a restare in alto come livello di partecipazioni e competizioni internazionali per poi chiedere tramite il CONS un invito. 

E oltre ai già noti ragazzi di Tokyo, chi potrebbe vestire la divisa biancazzurra a Parigi? Prima ipotesi, qualcuno nell’atletica. Praticamente solo a Tokyo è mancato un portacolori della specialità “regina” mentre in passato c’è sempre stato un sammarinese al via della disciplina. La velocista Alessandra Gasparelli è giovanissima ma è una valida candidata, Andrea Ercolani Volta potrebbe aver perso quest’anno il giro giusto ma è l’altro uomo su cui puntare. Nel nuoto, detto della Valloni, bisognerà attendere Los Angeles 2028 per avere un atleta davvero pronto e allora si potrebbe puntare all’artistico con le sincronettes Verbena-Zonzini molto vicine ai minimi necessari già prima di Tokyo e lanciatissime verso Parigi.

Nel frattempo, da segnalare, anche le elezioni del nuovo Comitato Esecutivo del CONS in programma il prossimo mese di marzo.

Nel taekwondo è sempre valido il nome di Michele Ceccaroni che però dovrà tenere duro ad alti livelli per altri tre anni per poi sperare in un invito visto quanto è difficile ottenere i minimi di qualificazione in quella disciplina. 

E se a Tokyo la Repubblica di San Marino ha scoperto la lotta a Parigi addirittura potrebbe nominarla disciplina-nazionale con Myles Amine Mularoni in gara per difendere e se possibile migliorare il bronzo giapponese e il fratello Malik a farsi strada insieme a lui. Il più giovane dei due fratelli sta infatti scalando i ranking mondiali.

C’era un nome che qualche anno fa era dato tra i big dello sport sammarinese, poi lo studio l’ha portata lontana e l’impegno è un po’ calato, ma oggi, i punteggi dicono che sta tornando al top e se come è noto i sammarinesi con un’arma in mano sanno vincere tanto non è vietato sognare di vederla a Parigi: la tiratrice a segno Agata Alina Riccardi. 

Da Londra 2012 a Parigi 2024, la Federarco ha lavorato sodo per creare un successore di Emanuele Guidi ma al momento è difficile capire se ci sia qualcuno che possa trovarsi nella condizione di chiedere un invito per quella specialità.

Nel frattempo è lecito attendersi anche qualche sorpresa da atleti che oggi potrebbero non avere la caratura necessaria per partecipare alle Olimpiadi ma che, nei prossimi tre anni, siano in grado di crescere e competere ad alti livelli. Qualche informazione in più, a tal proposito, ce la potrebbero dare le manifestazioni sportive internazionali in programma, i Giochi del Mediterraneo di Orano (25 giugno – 5 luglio 2022), i Giochi dei Piccoli Stati di Malta 2023 e soprattutto i Giochi Europei di Cracovia dell’estate 2023.

ALAN GASPERONI

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