Trovati con ketamina e hashish, arrestate due persone a Rimini

Trovati con ketamina e hashish, arrestate due persone a Rimini

Nella mattinata del 4 Marzo 2024, personale della Questura di Rimini ha effettuato un controllo amministrativo presso un Hotel sito in zona Rivabella in quanto la struttura sarebbe dovuta essere chiusa, poiché attività a carattere stagionale.

Ne dà notizia la Questura di Rimini, che aggiunge: “Già nello scorso mese di Gennaio i poliziotti avevano avuto modo di constatare che l’attività in questione era funzionante nonostante la stagione estiva fosse terminata da molto tempo.

Il controllo di ieri quindi si è reso necessario al fine di accertare l’adeguamento al provvedimento di chiusura disposto dal SUAP del Comune di Rimini, datato 08/02/2024, che aveva ordinato di cessare l’attività ricettiva per i periodi non comunicati e non autorizzati.

Nonostante ci fosse un cartello affisso all’ingresso principale con la scritta “chiuso”, gli agenti della Squadra Amministrativa della Questura accertavano che, dalla parte laterale dell’edificio, era presente un cancello carraio, leggermente aperto, dal quale era evidente che si potesse accedere alla struttura tramite la porta della cucina e successivamente avviarsi presso le stanze.

Venivano rinvenute all’interno della struttura10 persone, tra cui un minore.

Inoltre, da un controllo effettuato da un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico giunto in ausilio, i poliziotti rinvenivano all’interno di una camera occupata da 2 soggetti stranieri un involucro di plastica contenente della sostanza stupefacente che, dopo accertamento al narcotest, risultava essere ketamina.

Da una perquisizione più approfondita nella stanza, si notava una cassaforte all’interno della quale si rinveniva una somma di 815 euro suddivisa in banconote di vari tagli.

I due individui venivano accompagnati presso la Questura ove veniva rinvenuta addosso ad uno dei ragazzi ulteriore sostanza stupefacente di tipo hashish.

Dati i fatti, i due stranieri venivano tratti in arresto per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti”.

La Questura “ricorda che nei confronti delle persone indiziate ed imputate vige la presunzione di innocenza”.

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