Giallo sulla morte di un operaio di 38 anni
Un giovane operaio riminese è stato trovato morto ieri mattina in un bagno della ditta. Forse è stato colto da malore ma non c’è la certezza. Per averla, il magistrato ha disposto l’autopsia. Si chiamava Emil Vitillo, 38 anni, è nato nel Riminese ma da tempo si era trasferito a Montelabbate, in provincia di Pesaro. Già papà di un bimbo e con la compagna in attesa di un altro figlio. Era dipendente della Vitrifrigo da almeno 12 anni, operaio specializzato alle macchine utensili. Ieri mattina avrebbe dovuto prendere servizio alle 8. È regolarmente arrivato in fabbrica ma nessuno lo ha più visto. È stato cercato a casa, fuori, in giro, ma di lui nessuna traccia. Al telefono non rispondeva. Così intorno alle 10, dei colleghi hanno rifatto il giro della grande fabbrica, angolo per angolo, stanza per stanza, bagno per bagno, fino a quando ne hanno trovato uno chiuso. Che doveva essere aperto. Per questo, hanno deciso di abbattere la porta d’ingresso trovando a terra il corpo senza vita di Emil Vitillo. Che era vestito con la tuta del lavoro. Qualcuno ha provato a praticargli il massaggio cardiaco mentre l’ambulanza del 118 è arrivata di lì a qualche attimo. I sanitari hanno provato ugualmente a far ripartire il cuore ma senza successo. Il medico ha poi constatato il decesso del giovane operaio, facendo chiamare i carabinieri per tutti gli accertamenti del caso. Che dovranno per forza di cose partire dalla causa della morte. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino