Un contributo strategico giusto ed efficace per lo sviluppo di Rimini

Un contributo strategico giusto ed efficace per lo sviluppo di Rimini

Siamo alla fase finale di approvazione del nuovo PTCP, con incertezze sui numeri e sui diversi soccorsi trasversali che verranno forniti, mentre l’attività urbanistica del Comune di Rimini, tutta protesa a garantire gli interessi forti, langue esanime tra la morsa di una crisi incombente e le nuove procedure di tutela ambientale VAS (valutazione ambientale strategica) che qualche problema sta provocando anche agli Uffici della Provincia

Non si può non ricordare che il PRG del Comune di Rimini approvato il 10/09/99, prevede 254 schede di Piani Particolareggiati, sinora sono state approvati circa 40 di tali interventi mentre 50 sono in istruttoria anche da 5 anni, gli altri son nel dimenticatoio ma pagano l’ICI, e tanto basta.

Le maggiori difficoltà ai piani bloccati, derivano da carichi urbanistici eccedenti le previsioni di legge (superstandard o realizzazione di OO.PP), che rendono non conveniente l’intervento.

Anche per questi motivi il PRG è rimasto in larga parte non attuato o peggio è stato modificato con provvedimenti ad hoc, in un ottica di contrattazione discrezionale fra le parti.

E mentre la Variante ghetti diventa il mattatoio dei sogni di tanti piccoli proprietari illusi dalle promesse elettorali, crescono le raccomandazioni per dare avvio al nuovo Centro commerciale di Rimini Nord ‘ in salsa agroalimentare’.

Langue la telenovela dello Stadio, incombe l’horror della Nuova Questura, abbiamo fame di aree PEEP, la Variante alberghi ormai piace ai meno e il Piano spiaggia è messo sotto le dune dagli stessi bagnini.

Sono i segni di una mancanza di ‘capacità politica’ che si tenta di superare con le luci e i lustrini dei project di Marina centro e con l’attività di un (assai poco) Piano strategico.

In attesa di PSC, POC e RUE, tutti di là da venire, noi abbiamo presentato una proposta deliberativa, per riequilibrare il rapporto fra l’edilizia privata di libero mercato con quella convenzionata e quella PEEP (anticipando una proposta di legge regionale del 2006), per ricostituire un patrimonio di aree disponibili su cui trasferire edifici incongruenti nei contesti in cui ora si trovano, quali strutture decotte in ambito turistico, edifici incompatibili con vincoli stradali o elettrodotti, ecc.. con contestuali provvedimenti di mitigazione del rischio idraulico e di salvaguardia delle risorse idriche, prevedendo la raccolta e il riuso delle acque meteoriche nei nuovi comparti .

Un contributo reale, che ci attendiamo venga presto discusso in commissione consiliare.

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