Upr, interpellanza smaltimento rifiuti a Gaviano

Upr, interpellanza smaltimento rifiuti a Gaviano

In data odierna, venerdì 3 ottobre 2014, il Gruppo Consiliare UPR ha depositato presso la Segreteria Istituzionale la seguente interpellanza:
INTERPELLANZA
In questi giorni la questione dei rifiuti umidi siti a Gaviano nel piazzale dell’AASS, continua a fare discutere.
Si sono, infatti, susseguite prese di posizione pubbliche da parte di cittadini privati e di un Comitato locale che – su questo argomento – ha depositato un ricorso alla Commissione per le Politiche Territoriali corredato da circa 300 firme.
Dal documento redatto dal Comitato si evince, infatti, che:
“La realizzazione del centro di compostaggio nella nuova area pone tutta una serie di problemi ed effetti, ampliati dall’ubicazione della stessa in una zona particolarmente esposta e ventosa ed in prossimità di centri abitati e zona artigianale, quali:
a)  aumento del livello sonoro ambientale;
b) aumento in atmosfera dei livelli delle polveri ed emissioni di sostanze chimiche e percolato, con conseguenti rischi sanitari;
c) emissioni maleodoranti causate dalla movimentazione e fermentazione dei rifiuti;
d) aumento del volume di traffico sulla rete stradale a causa sia delle esigenze di trasporto dei rifiuti verso l’ impianto, che da quest’ ultimo verso altri impianti;
e) impoverimento di un’area già degradata dalla costruzione di una zona artigianale sovradimensionata dovuto sia all’insediamento dell’impianto che  alla costruzione di opere di supporto ad esso relative”.
Sappiamo, inoltre, che nella scorsa legislatura era stata presentata una variante di PRG che prevedeva la stessa finalità di installare un impianto di compostaggio in un’area differente, collocata in località Maiano.                
Alla suddetta proposta erano stati presentati due ricorsi, nell’anno 2012, alla CPT, che in entrambi i casi ha respinto le richieste dei ricorrenti a dimostrazione che l’area identificata nella precedente variazione di PRG del 17 febbraio 2012 era idonea a perseguire la finalità che gli era stata attribuita.
Per questo siamo perplessi davanti alla scelta che prevede lo spostamento in un’area diversa e a nostro avviso sicuramente meno idonea e più dannosa per tutte le persone e le realtà limitrofe al sito indicato dall’ attuale variante di PRG.
Dal documento del Comitato emerge poi che: “In seguito ad un’attenta analisi effettuata sulla legislazione europea, che disciplina con diversi regolamenti e direttive lo smaltimento di rifiuti ed in particolare la tecnica del compostaggio, la cui competenza viene poi attribuita in maniera sussidiaria e residuale agli stati e per le normative di attuazione alle regioni. In diverse di queste legislazioni, come ad esempio quella della Svizzera nel Canton Ticino, delle regioni Veneto e Lombardia sono previste distanze minime che vanno da regione a regione in una gamma minima di distanza che va dai 200-500 metri dalle unità immobiliari ed abitative vicine al sito. Vogliamo inoltre sottolineare come vicino alla località di Gaviano, nel raggio di 500 metri come dimostrato all’allegato “A” sono presenti un numero superiore a diverse decine di capannoni, ed altrettante abitazioni. A questo si aggiunge una casa di cura e un’ area parco ricreativo per bambini. Nell’altro sito indicato alla lettera “B” si può notare come l’ impatto sulla popolazione e sull’ambiente sia nettamente inferiore, infatti nel raggio di 500 metri come mostri l’immagine stessa l’impatto è più che mai sproporzionato con un rapporto che a nostro avviso è evidentemente in favore della zona di Gaviano per i motivi sopra elencati, in quanto la presenza in località Maiano di unità immobiliari ed abitative è esiguo”.
Per questo siamo a richiedere al Governo presente di sapere se vi sono riflessioni in merito  allo spostamento della seguente area di compostaggio e tutte le attività ad essa connesse in altra area più indicata dove sicuramente sarà minore l’impatto sia nei confronti della popolazione che ambientale.
Si richiede risposta scritta.
Il Gruppo Consiliare UPR
San Marino,  3 ottobre 2014

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