San Marino. Libera, Lettera Coe: segretario Giustizia “ha voluto intortare i cittadini”

San Marino. Libera, Lettera Coe: segretario Giustizia “ha voluto intortare i cittadini”

“Lettera Coe cambia lo scenario, segretario Giustizia ha voluto intortare i cittadini”

Libera contesta la seduta segreta e annuncia che non parteciperà: “È uno sgarbo totale alla cittadinanza”

Antonio Fabbri

Segreti, sguardo rivolto al passato, nessun progetto per il futuro, menzogne sulla giustizia, forzature, votazioni illegittime, norme retroattive, ingerenze sul potere giudiziario. L’elenco delle anomalie, quando non addirittura vere e proprie violazioni, viene fatto da Libera che dice no al segreto su questioni di fondamentale interesse per il Paese. 

“Sulla convocazione di questo Consiglio ci sono diversi aspetti da analizzare – dice Michele Muratori – Primo su tutti la convocazione ad agosto, cosa sulla quale nella scorsa legislatura qualcuno avrebbe eretto delle barricate, dichiarandola fuori luogo. Noi siamo qui a rimarcare la volontà a dare il nostro contributo sia per sviscerare Istanze d’Arengo e analizzarle non frettolosamente, ma anche perché su tematiche importanti, siamo disponibili al confronto per portare il nostro contributo”.

Critico Muratori, sul ritorno del Consiglio a Palazzo pubblico: “Non diamo il buon esempio per quanto riguarda il distanziamento, visto l’aumento dei casi e l’imminente riapertura delle scuole su cui non si hanno particolari certezze. Si sarebbe dovuta usare più prudenza. Poi il comma giustizia, volutamente inserito in seduta segreta, fatto che contestiamo fortemente perché è giusto che tutti i cittadini siano resi edotti di quello che si sta dicendo”. Bacchettate anche al Segretario della Dc: “Alla Festa dell’Amicizia ha fatto un comizio conclusivo con lo specchietto retrovisore, parlando esclusivamente di passato. Non si è parlato di progettualità e di quello che si vuole fare, cosa che, dopo 9 mesi, il governo dovrebbe dire. Invece di proposte ce ne sono poche”.

Sulla stessa linea Alessandro Bevitori: “Ho letto l’intervento di Venturini sperando di avere le linee guida, mi avrebbe fatto piacere poter leggere che tipo di San Marino l’uomo forte di questa maggioranza, ha intenzione di costruire. Invece, in quell’intervento: zero. Nel nono mese di Governo, non avere nulla da proporre come obiettivo, in nessun settore, è una tristezza. Siamo veramente preoccupati per il nostro Paese, per gli imprenditori, per i lavoratori dipendenti e speriamo che la Csu esca dal letargo e provi a dire qualcosa anche lei. Forse ha consumato tutte le energie nella passata legislatura. Qui ci sono i dipendenti, in parecchi senza stipendio, molti non hanno percepito il Tfr. C’è una serie di difficoltà che vanno affrontate a livello sistemico”. Fuori luogo per Bevitori anche l’esultanza per i 100 milioni di linea di liquidità dalla Bce. “Sinceramente, da forza di opposizione, da sammarinese, non esultiamo per fare debito”. 

Sulla questione giustizia interviene Matteo Ciacci: “Dobbiamo constatare con grande rammarico che sull’unico punto affrontato dalla maggioranza, la giustizia, si fa tutto in segreto. Giustizia che ha visto esposti particolari e strani, discussioni in Plenario di cui non conosciamo i verbali che chiediamo da settimane e votazioni senza numero legale, cacciata di consiglieri, con azioni dirompenti che sta portando avanti questa maggioranza. Ecco addirittura abbiamo un punto all’ordine del giorno in seduta segreta senza che nessuno debba sapere nulla rispetto a quello che sta avvenendo: della missiva del Consiglio d’Europa si parlerà in segreto; il consigliere Belluzzi, dimissionario, non potrà spiegare in maniera trasparente i motivi delle sue dimissioni; Libera e l’opposizione vorrebbero dire la propria in maniera trasparente sull’equilibrio necessario nell’affrontare le questioni della giustizia. Questo equilibrio è stato disatteso dalla maggioranza e dal governo che vuole fare terra da ceci in tribunale. Ha fatto scelte avventate e pericolose per il nostro sistema; non si può andare a anti col paraocchi a meno che non ci siano interessi indicibili. Poteva essere una discussione seria sulla giustizia, per questo il comma segreto è inopportuno. Noi vogliamo raccontare alla cittadinanza cosa sta succedendo, invece si oscura tutto, con buona pace di Rete che ha sempre voluto trasparenza. Per questo Libera ha deciso di non partecipare al comma in seduta segreta, perché lo riteniamo uno sgarbo totale alla cittadinanza. Auspichiamo di fare riflettere anche qualcuno in maggioranza, che speriamo possa condividere la nostra scelta”. 

Ribadisce la scelta Giuseppe Morganti: “Noi non abbiamo mai mancato di rispetto alle istituzioni, non siamo mai mancati alle sedute. Quindi la decisione di non partecipare è doppiamente grave: perché non lo abbiamo mai fatto, ma questa volta abbiamo ritenuto oggettivamente di dover scegliere questa strada drastica, per stimolare quelle coscienze che possono dare un segnale. Vorremmo che questo nostro atto possa produrre nelle coscienze di qualcuno in maggioranza, anche se sappiamo che sono poche e sono trasversali… se ci sono questa volta battano un colpo”.

Poi la lettera del Consiglio d’Europa: “Finire sotto stretta osservazione del Gruppo europeo di stati contro la corruzione o della Commissione di Venezia non è positivo per il Paese, come vorrebbe fare crede il segretario alla Giustizia. Sbandierare una lettera del Consiglio d’Europa strumentalizzandola per intortare i cittadini dicendo che quella lettera è un segnale positivo, è un comportamento molto grave, perché quella lettera indica, pur in maniera diplomatica, che siamo sotto osservazione, che siamo di nuovo sotto procedura rafforzata. Quando ho visto i rappresentanti polacchi, sotto osservazione del Coe per una questione molto meno grave rispetto a quello che sta succedendo da noi, mi sono vergognato per loro. Qui c’è un atteggiamento insensato di una maggioranza che ha veramente perso la testa”, dice Giuseppe Maria Morganti. “Politicamente ci sono dei rilievi grossi nei confronti del segretario alla Giustizia, che faremo, e sui quali abbiamo intenzione di rendere edotta la Reggenza, perché questa lettera del Coe cambia lo scenario”.

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