San Marino. Riciclaggio, in due sotto processo. Antonio Fabbri

San Marino. Riciclaggio, in due sotto processo. Antonio Fabbri

Riciclaggio da 411mila euro, in due sotto processo

Per l’accusa il denaro, movimentato e occultato sul Titano tramite una società sammarinese, era frutto di truffa a banche italiane, associazione a delinquere e bancarotta fraudolenta

Antonio Fabbri

Riciclaggio da oltre 411mila euro ritenuti frutto di associazione a delinquere, truffa a istituti bancari italiani, bancarotta fraudolenta. Un uomo e una donna finiscono sotto processo. Si è aperto ieri il processo a carico di Maurizio Lucchesi (70 anni) e Alessandra Lanzoni (56 anni), entrambi di Forlì. I due, Amministratore e socia della Bobo srl, società sammarinese con sede a Dogana, sono accusati di avere movimentato e occultato, attraverso questa società, somme per 411.403 euro. Denaro che per l’accusa era appunto frutto di una serie di reati commessi da Lucchesi assieme ad altri, tra cui associazione a delinquere truffa a danno di banche italiane, bancarotta fraudolenta e ancora appropriazione indebita, riciclaggio e reati tributari. Movimentazioni che, ricostruisce il capo di imputazione, hanno occupato un arco di tempo tra il 2006 e il 2014. Trasferimenti di denaro attraverso una serie di bonifici su conti correnti intestati alla società presso Banca Commerciale sammarinese, inizialmente, poi su conti in Asset Banca, e Banca Sammarinese di investimento.

Il denaro versato sui conti della Bobo Srl proveniva da una serie di società italiane amministrate da soggetti indagati con Lucchesi per i reati richiamati che, è emerso ieri, sono oggi contestati in un processo aperto presso il tribunale di Padova. Una volta trasferito nei conti della società sammarinese presso le banche del Titano, il denaro era stato ulteriormente spostato su altri conti, tramite bonifici o assegni circolari, intestati personalmente al Lucchese o a suoi famigliari, oltre che ad altre società. In parte il denaro è stato anche prelevato in contanti tramite bancomat o utilizzato per caricare carte di credito. Tutte movimentazioni che, secondo l’accusa, avevano la finalità di occultare la provenienza illecita del denaro.

Ieri la prima udienza del processo davanti al Commissario della legge Simon Luca Morsiani e al Procuratore del fisco Roberto Cesarini. Presenti entrambi gli imputati, Alessandra Lanzoni difesa dall’avvocato Antonio Belloni, e Maurizio Luccesi difeso dagli avvocati Marco Martines del foro di Forlì domiciliato presso il collega sammarinese Alessandro Stolfi.

L’avvocato Martines ha presentato una lista testimoni abbastanza corposa ed ha chiesto di poter armonizzare la prosecuzione del processo sammarinese e delle persone da ascoltare, con quella del processo in corso a Padova nel quale vengono contestati a Lucchesi e agli altri coimputati quelli che sul Titano sono i reati presupposti del riciclaggio.

Il giudice, dopo avere ammesso a una serie di testimoni ed essersi riservato la decisione su altri, ha aggiornato l’udienza al prossimo 12 maggio quando sarà ascoltato come testimone anche il funzionario dell’Agenzia di informazione finanziaria.

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