In centinaia al Parco Ausa per chiedere “cure domiciliari precoci”
Ieri, al Parco Ausa di Dogana, in centinaia ad ascoltare personalità importanti del mondo scientifico, educativo e legale chiamati ad intervenire “a favore di politiche che vadano nella direzione di cure domiciliari precoci, le uniche veramente capaci di evitare la degenerazione dei sintomi e il ricovero, a favore di una vera prevenzione e della costruzione della salute in ogni momento, promuovendo stili di vita sani, integrazione alimentare, lo sport e il movimento per tutte le fasce d’età”. (…)
Una manifestazione che “va nella direzione di quella libertà che per millenni siamo stati capaci di conservare nella nostra comunità, libertà anche di scelta terapeutica. Non diciamo no al vaccino – hanno tenuto a ribadire gli organizzatori – ma diciamo un no forte alla sua obbligatorietà stanti i molti dubbi sulla sua sicurezza e sulla sua efficacia dal momento che potrà garantire una copertura immunitaria di pochi mesi, che non blocca la catena di trasmissione del virus, tanto che si dovranno mantenere le stesse misure di prevenzione adottate finora, ma che favorirà la comparsa di varianti che ci faranno ritornare, nella migliore delle ipotesi, al punto di partenza”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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