San Marino. Libera: “Il governo non sa più cosa inventarsi per rendere impossibile la vita ai cittadini”

San Marino. Libera: “Il governo non sa più cosa inventarsi per rendere impossibile la vita ai cittadini”

“Nell’ottica di una sempre più sentita esigenza di snellire i processi burocratici e le trafile che appesantiscono il lavoro dei professionisti più impegnati oramai a compilare le scartoffie che ad occuparsi del proprio lavoro, appare evidente che questo governo non sa più cosa inventarsi per rendere impossibile la vita a quei cittadini che hanno la necessità di velocizzare le procedure amministrative degli uffici tecnici statali”.

Così Libera, che aggiunge: “L’ultima trovata è la modifica all’art. 61, comma 4 della legge 140 del 14 dicembre 2017, introdotta con il decreto delegato 56/2022, e più specificatamente all’art. 5. Per chi non ne fosse a conoscenza, si tratta del ritiro della concessione e della autorizzazione edilizia. Pratica indispensabile per i tanti professionisti, geometri, architetti e ingegneri, avvocati o notai che devono operare quotidianamente nel settore dell’edilizia. In sostanza questa modifica, della quale davvero non si comprende la ratio, impone che per richiedere una copia di un qualsivoglia progetto è obbligatorio ottenere la delega di tutti gli altri condomini. Nulla cambia per chi ha la fortuna di possedere una casa unifamiliare, tanto sposta ai tanti che risiedono in un condominio. Ma il cortocircuito che si va a creare è che è ora sufficiente che anche un solo condomino dinieghi la richiesta per bloccare tutta la pratica, ingessando di fatto ogni intervento di pratica edilizia o di compravendita. Ora, di fronte alla necessità di rendere la vita se non altro meno complicata a chi lavora nel settore, perché prima di pensare a soluzioni che vanno esattamente nella direzione opposta non ci si confronta con i professionisti coinvolti che potrebbero dare spunti concreti basati sulla loro esperienza nel lavoro di tutti i giorni? Perché si deve intervenire con castronerie che non servono a nulla ma che di fatto possono bloccare il comparto edile ed immobiliare già pesantemente martoriato negli ultimi tempi? Come Libera non possiamo che rimarcare l’ennesima goffa e dilettantistica volontà di questo Esecutivo di intervenire in settori dove evidentemente chi produce tali decreti non è, ahi noi, minimamente a conoscenza del mondo del lavoro e delle professioni”.
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