Gent.ma Direttrice del giornale Il Quotidiano,
ho visto
il rilievo che ha assunto quel che è avvenuto sabato attorno alla palestra del
CONS di Fonte dell’Ovo. Tale palestra, al mattino, per tutti i giorni della
settimana, sabato compreso, durante tutto l’anno scolastico, è utilizzata dalla
Scuola Secondaria Superiore. Ebbene per la mattinata di sabato 16, nella
scuola, dopo la prima ora di lezione e dopo la tradizionale cerimonia
religiosa natalizia in pieve, erano state previste, come è pure tradizione, due
ore da passare assieme, e precisamente dalle 10,30 alle 12,30, per lo scambio
degli auguri. La palestra del CONS di Fonte dell’Ovo è l’unico spazio a
disposizione della scuola che consenta momenti di incontro globale. La scuola
credeva di poterne disporre, come già l’anno scorso o in altre occasioni simili,
sapendo di dover lasciare il locale – come in effetti è avvenuto – nelle
condizioni consuete, come ogni giorno, come ogni sabato. Tutto qui. Il fatto che
il CONS non sia stato preventivamente informato che, invece delle normali
attività, in quella giornata per ben due ore i ragazzi avrebbero ‘fatto festa’,
ha determinato nientemeno che l’intervento della Gendarmeria per impedirne
l’accesso e lasciarli all’addiaccio.
Troppo facile fare dell’ironia.
Né intendo alimentare polemiche. Approfitto invece per fornire a tanto
interesse altre occasioni per esplicarsi.
La palestra del CONS di Fonte
dell’Ovo – cioè la palestra in questione – non è dotata di servizi igienici.
Sissignori. Penso che l’inconveniente non sia stato rilevato solo dalla scuola.
Anche gli atleti del CONS – a meno che questi non utilizzino gli angoli – sono
costretti ad uscire ed avvalersi dei cespugli o, dopo una corsa di 150 metri,
dei servizi della Scuole Medie, cui non mi risulta che presentino formale
richiesta ad hoc.
I ragazzi della Scuola Secondaria
Superiore, quando suona l’ora dell’Educazione Fisica (sulla carta due ore alla
settimana), lasciano l’Istituto nel centro storico per raggiungere la Porta del
Paese, da dove i mezzi pubblici li trasportano a Fonte dell’Ovo (in quella
palestra senza servizi). Per il ritorno stessa trafila. Le conseguenze sono
ovvie: insegnamento dimezzato, disagio, pericoli e … costi. Per trasportare i
335 ragazzi tutte le settimane dalla Porta del Paese a Fonte dell’Ovo si
spendono annualmente oltre 45 milioni. Il Consiglio di Istituto della scuola
ha fatto presente che, a parte le altre considerazioni, col risparmio di un solo
anno o quasi si potrebbe installare, durante l’inverno, un pallone pressostatico
su un campo da tennis già predisposto allo scopo e vicino alla scuola.
La Giunta del Castello di Città ha
già espresso parere favorevole.
Speriamo che quanto avvenuto
sabato serva per risolvere problemi annosi a vantaggio del CONS, della Scuola
Secondaria Superiore e … del buon senso.
La ringrazio per la gentile
attenzione e La saluto cordialmente.
San Marino, 18 dicembre
1995
Il Preside
Marino Cecchetti
PS. “Il Quotidiano” potrebbe
essere di stimolo per cominciare ad affrontare problematiche del mondo
giovanile. Un esempio, per rimanere in tema di feste: non esistono in
territorio spazi a costi accessibili perché i ragazzi possano organizzare i
loro incontri (si ricorderà il veglione studentesco fuori territorio!).
Uscendo dal clima della festa,
accenno a due possibili argomenti. Il primo: la folla di ragazzi (settecento?
ottocento?) dai 14 ai 18 anni che quotidianamente si riversano sul circondario
determinando un flusso di ‘frontalierato’ alla rovescia, tutt’altro che
onorevole. Secondo argomento: la disoccupazione giovanile intellettuale in
forte crescita nonostante che San Marino produca laureati in numero ancora
molto basso rispetto alla media dei paesi europei.
La ringrazio e La saluto
nuovamente.
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