Restano per ora confermate le pene stabilite dalla sentenza di appello. Da un lato il giudice Oliviero Mazza dichiara l’inammissibilità dei ricorsi poiché presentati su sentenza già divenuta definitiva e irrevocabile, dall’altro lato apre alla possibilità che le questioni sulle confische senza condanna possano essere riproposte in sede di esecuzione della pena.
ANTONIO FABBRI – È stata depositata ieri la sentenza del giudice di Terza Istanza Oliviero Mazza relativa al terzo grado del conto Mazzini. Il giudice, diversamente dalle aspettative delle difese, ha dichiarato inammissibili i ricorsi in quanto proposti avverso una sentenza già passata in giudicato e, quindi, definitiva. Questo in estrema sintesi il motivo che ha portato il Giudice a dichiarare l’inammissibilità di tutti i ricorsi del Mazzini. Dall’altro lato, tuttavia, nei ricorsi presentati da chi ha subito le confische in assenza di condanna – in seguito a proscioglimento per prescrizione o, in funzione della sentenza dei Garanti, perché all’epoca dei fatti le condotte non costituivano reato – il Giudice Mazza non ha escluso che la questione, sulla quale non gli è consentito entrare nel merito, possa essere sollevata nuovamente in sede di esecuzione della pena (…)
Articolo tratto da L’informazione