Commercio in crisi: spese e pochi incassi. Ogni anno si spengono 64 vetrine sui viali. Nel 2022 in provincia il settore è uno dei pochi con il segno meno. Le attività rimaste sono 8.606, mentre nel 2016 erano 9mila. Nell’intera città di Rimini i negozi di calzature sono appena 54
ANDREA OLIVA – In un anno il settore del commercio, all’ingrosso e al dettaglio, ha visto perdere per strada 64 attività. È accaduto nel 2022, in quello che avrebbe dovuto essere l’anno della ripresa dopo i periodi precedenti contraddistinti dal Covid. E invece il commercio continua a soffrire. Se il paragone viene fatto prendendo come rifermento un arco temporale maggiore, il raffronto diventa impietoso. Il settore, infatti, stando all’osservatorio statistico della Camera di Commercio, contava 9mila imprese a fine 2016. Al primo gennaio di quest’anno, 2023, lo stesso Osservatorio ne contava 8.606, con un saldo negativo di quasi 400 attività scomparse tra le difficoltà imposte dalla crisi dei consumi, dalle vendite online, dalle offerte promozionai 12 mesi l’anno, fino ad arrivare alla pandemia che ha calato la scure sui bilanci già fiaccati da anni di difficoltà e dal caro energia e dall’inflazione che ne hanno impedito la resilienza. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino