Che la trasparenza a San Marino sia una cosa da ridere è emerso chiaramente con la finta abolizione dell’anonimato societario, capolavoro di ‘furbetteria’ del passato governo.
Il nuovo governo appena insediato non vuole essere da meno. Dal 1° gennaio 2013 banche e finanziarie di San Marino hanno l’obbligo, stabilito per legge, di pubblicare sui propri siti internet i beneficiari effettivi. I nomi di detti beneficiari effettivi, fra l’altro, sono già disponibili, presso l’amministrazione dello Stato. Il nuovo Segretario di Stato alle Finanze, Claudio
Felici, si era impegnato ad applicare la legge. Eppure ancora nulla!
E c’è di peggio. Il nuovo governo, sulla scia di quello precedente, si avvia a introdurre una patrimoniale da 10 milioni – senza prima aver riformato il catasto e senza aver varato la riforma fiscale – trascurando di incassare ben 170 milioni di euro, per i quali ha titolo. L’inerzia è ‘giustificata’ con scuse ridicole come la chiusura delle società debitrici (anche davanti a liquidazioni volontarie!). Addirittura l’Italia non esita a sequestrare, a garanzia, i beni, anche privati, dei soggetti coinvolti in società che non hanno provveduto a saldare il fisco.
Quanto all’opposizione leggere Paese ibernato secondo Priscilla. O imbranato?