A San Marino il governo chiede a Banca Centrale un resoconto sui controlli

A San Marino il governo  chiede a  Banca Centrale un resoconto sui controlli

Il nuovo governo della Repubblica di San Marino è intenzionato ad ‘effettuare una ricognizione del sistema bancario e finanziario, per capire cosa non ha funzionato in questi ultimi anni e per rilevare ogni disfunzione o anomalia‘, si legge su La Tribuna Sammarinese.

Infatti ci sono troppe ombre nel settore costituito da dodici banche
e cinquantotto finanziarie: ‘infrazioni non punite e aziende che operano in modo sospetto con gravi denunce a proprio carico‘.

Il giornale riferisce di un incontro avvenuto, in proposito, lunedì scorso tra Gabriele Gatti, Segretario di Stato alle Finanze, Antonella Mularoni, Segretario di Stato per gli Affari Esteri e Augusto Casali, Segretario di Stato alla Giustizia.
Di certo meraviglia che nello stesso 2008, annus horribilis del settore, siano comparsi nuovi soggetti autorizzati e che uno di questi sia spuntato proprio il 30 dicembre 2008. Trattasi di una
società registrata il 30 ottobre 2008, cioè a ridosso delle elezioni e quindi sotto il precedente governo. Detto ‘soggetto’ – unico fra tutti i 70? – per il particolare ambito di attività, non ha avuto necessità del nulla osta del Congresso di Stato, cioè del nuovo governo. Ha fatto tutto da sé Banca Centrale.

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