Alla riunione conviviale del Rotary si parla di energia. Relatore della serata l’ing. Gerardo Giovagnoli

Alla riunione conviviale del Rotary si parla di energia. Relatore della serata l’ing. Gerardo Giovagnoli
Alla riunione conviviale del Rotary si parla di energia. Relatore della serata l’ing. Gerardo Giovagnoli
“Puntare sulle fonti rinnovabili ed educare ad un consumo intelligente”
Con la riunione conviviale dello scorso martedì è iniziato il mese rotariano che sarà specificamente dedicato alle “nuove generazioni”. Proprio per assecondare questo motivo conduttore – fortemente voluto dal presidente Leo Stacchini – il Rotary Club San Marino ha invitato come relatore Gerardo Giovagnoli, giovane ingegnere sammarinese. “Energia, sovranità, risorse; c’è spazio per le rinnovabili a San Marino?”, questo il tema dell’intervento di Giovagnoli che, nel settore, vanta già notevoli esperienze professionali e di consulenza: dal 2007 al 2010 ha infatti collaborato attivamente alla redazione del primo piano energetico di San Marino e alla stesura della normativa sulle energie rinnovabili.
La nostra Repubblica – ha esordito Giovagnoli – ha una dipendenza quasi totale per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico ed elettrico, mentre deve importare completamente altre fonti di energia come il metano. Visto l’aumento di popolazione del 50% negli ultimi 20 anni e il dato dell’alto consumo pro-capite, è più che mai importante puntare sulle energie rinnovabili, in particolare sul foto-voltaico: nella nostra realtà sembra la fonte alternativa più affidabile e più facilmente sfruttabile, oltre che di minor impatto ambientale. Dal 2010, inoltre, è in vigore a San Marino una normativa che prevede la distribuzione di incentivi a chi si affida alle rinnovabili in ambito civile ed industriale: per 15 anni si può godere di un riconoscimento dello Stato in proporzione all’energia alternativa che si produce. Se si somma a questo incentivo il risparmio sulla bolletta derivante dall’utilizzo della rinnovabile – avverte Giovagnoli – si può già arrivare, dopo 7-8 anni, all’abbattimento dei costi sostenuti per la realizzazione degli impianti. Da questo momento in poi, quindi, l’investimento sulle fonti alternative comincia addirittura a garantire un guadagno. La vera difficoltà consiste, però, nel convincere la popolazione sammarinese del reale vantaggio nel “cambio di rotta energetico”. Il ritardo di San Marino, rispetto all’Italia e all’Europa, è culturale e normativo: manca da noi una legge che costringa a produrre, negli edifici nuovi, almeno una percentuale di energia rinnovabile.
Nell’attesa e nell’auspicio che la nostra Repubblica acquisisca una nuova mentalità, Giovagnoli ha ricordato come il risparmio energetico possa costituire, da subito, una vera energia alternativa. Senza rinunciare ai nostri comfort possiamo tutti dare un contributo per diminuire il consumo di watt e, particolare non trascurabile, alleggerire sensibilmente le nostre bollette. Le soluzioni sono concrete e facilmente percorribili: prestare la massima attenzione all’isolamento termico delle abitazioni, utilizzare sistemi di illuminazione ed elettrodomestici ad alta efficienza. Solo con questi ultimi accorgimenti il risparmio annuo può arrivare addirittura al 30%.     
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