Sappiano i riminesi, che al peggio, a cui questa Amministrazione ci ha abituato, non c’è mai fine.
Dopo la questione dei passi carrai per cui migliaia di cittadini si troveranno a dover pagare una tassa che invece doveva essere abolita, stanno arrivando anche i primi conteggi relativi al condono edilizio previsto a suo tempo dal Governo Berlusconi.
Ricordo che quel condono prevedeva la sanatoria dei piccoli abusi delle famiglie, e avrebbe posto i cittadini in una definitiva condizione di tranquillità facendo incassare qualcosa all’erario.
La Regione Emilia-Romagna, come al solito invece di guardare all’interesse dei suoi cittadini ha voluto fare opposizione al Governo e quindi ha praticamente vanificato, nella nostra regione, la portata di quel condono ed inoltre ha previsto un aggravio di costi per i cittadini posizionandosi su sanzioni ed oneri al massimo livello previsto.
Ora il Comune di Rimini presenta il conto e quindi chi pensava di aver risolto il problema con un migliaio di euro, come ipotizzato dal provvedimento del Governo Berlusconi, si trova a dover pagare anche 10.000 euro come viceversa stabilito dal Comune di Rimini.
La differenza non è poca e mette in difficoltà le famiglie in questo momento già difficile. Vitali è uno dei maggiori responsabili delle scelte ideologiche del comune di Rimini e pretenderebbe di imporre a tutta la provincia un sistema erariale punitivo e vessatorio.
Questi sono i risultati a cui porta una contrapposizione ideologica ai provvedimenti del Governo ed ecco cosa accade quando si usano i cittadini per fare lotta politica.
Del resto poi la Regione Emilia-Romagna sembra perseverare nel suo atteggiamento in quanto anche in
questi giorni si oppone al Piano Casa per le giovani coppie semplicemente per la paura che un buon provvedimento porti consenso al Governo.