Attiva-Mente: “Istanza su sport paralimpico sia occasione di dialogo per sbloccare situazione assurda”

Attiva-Mente: “Istanza su sport paralimpico sia occasione di dialogo per sbloccare situazione assurda”

“Tra qualche settimana la politica e in particolare il Consiglio Grande e Generale, saranno chiamati ad affrontare e discutere l’Istanza d’Arengo da noi presentata, con la quale si chiede di rispettare e tutelare il Diritto alla pratica sportiva agonistica per le persone sammarinesi con disabilità”.

Ne  dà notizia il Consiglio Direttivo di Attiva-Mente aggiungendo: “Un argomento che speriamo possa essere finalmente dibattuto con l’attenzione, la franchezza e la responsabilità che merita, perché è un problema antico per il nostro Paese, le cui ruggini hanno portato ad episodi inaccettabili e a una situazione paradossale, unica al mondo, che vede il Comitato Paralimpico Sammarinese (CPS), costituito a San Marino nel 2006 per sopperire a una evidente lacuna nel nostro panorama sportivo, riconosciuto a livello internazionale e piuttosto trascurato al nostro interno.

Attiva-Mente, nell’ambito e a conclusione dell’Iniziativa “Costruiamo assieme il futuro Paralimpico di San Marino”, pensata e voluta proprio a margine di questa Istanza d’Arengo, dopo aver invitato in Repubblica il referente regionale dell’Emilia Romagna, attende di incontrare il Presidente del Comitato Paralimpico Italiano e membro del Board dell’International Paralympic Committe (IPC) Luca Pancalli, ma non certo per chiedergli di risolvere una vicenda che è tutta interna a San Marino.

Senza timor di smentita, la nostra associazione criticò fortemente la decisione di negare la partecipazione di una delegazione biancoazzurra in occasione dei Giochi Rio2016, auspicando già allora che chi di dovere si attivasse per affrontare finalmente i dissidi sopracitati. Invece, nessuno si interessò, nulla fu fatto e la cosa si è ripetuta, purtroppo, per Tokyo2020.

Tuttavia, pur avendo aspramente stigmatizzato l’atteggiamento e le scelte della Dirigenza del CPS, il nostro appello rimane sempre il medesimo: quello di impegnarsi tutti per favorire il dialogo e il confronto atto a risolvere, soprattutto, il vero problema: la questione del riconoscimento giuridico, un argomento mai affrontato con serietà e decisione nemmeno dopo la storica partecipazione alle Paralimpiadi di Londra2012.

Tra pochi giorni inizieranno le Paralimpiadi invernali di Pechino, emozioni assicurate, un appuntamento spettacolare e prestigioso già calendarizzato sino al 2032 con i Giochi estivi di Brisbane, ultimi in ordine di assegnazione.

Ebbene, la politica è giusto che faccia le proprie riflessioni e il Parlamento che esprima le proprie determinazioni per dare una risposta a questa Istanza che, non a caso, individua “nell’esasperazione dei contrasti”, la ragione della condizione in cui ci troviamo.

Da sedici anni a questa parte, cioè da quando il CPS è stato fondato, di confusione creata ad arte per screditarlo e ostacolarlo ne è stata fatta abbastanza; continuare su quella strada non ci pare la strada migliore e tentare addirittura di bypassarlo è il peggior errore che si possa commettere, essendo il solo soggetto riconosciuto a livello internazionale e pertanto unico interlocutore dell’IPC,

Saremo ben felici, ribadiamo in conclusione, di ascoltare un dibattito parlamentare responsabile sul futuro Paralimpico di San Marino, al termine del quale, a nostro avviso, sarebbe molto opportuno che vi sia una convergenza unanime affinché le parti in causa dialoghino, si incontrino e chiariscano lo specifico nodo del riconoscimento giuridico, anche attraverso una proposta di modifica alla normativa attuale, al fine di sbloccare una situazione assurda, inammissibile e che fuori dai nostri confini conoscono molto bene”.

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