Banche, Psd: “Vigilanza congiunta con Banca d’Italia per aprire i nostri istituti all’Europa”

Banche, Psd: “Vigilanza congiunta con Banca d’Italia per aprire i nostri istituti all’Europa”

“Il Psd insiste sull’esigenza di trovare con l’Italia un nuovo assetto e soprattutto una collaborazione con Banca d’Italia, utile se non indispensabile anche per l’Accordo di Associazione con l’UE, in cui uno dei pilastri è quello della libertà di circolazione dei capitali”.

Il Partito dei Socialisti e dei Democratici rompe così un silenzio che durava da tempo sui rapporti tra San Marino e Banca d’Italia, invitando espressamente le autorità preposte ad arrivare ad un accordo.

Accordo che, per il partito di maggioranza, potrebbe essere quello di una “esplicita ma concordata attività di vigilanza congiunta” sul sistema bancario sammarinese, in grado di “accompagnare verso il riconoscimento europeo delle nostre banche e finanziarie, verso l’ottenimento di un rating del sistema e delle sue componenti, della individuazione congiunta di nicchie di mercato su cui far proliferare nella trasparenza e nella specializzazione gli istituti bancari”.

Il tema di affidare in toto o in parte la vigilanza del nostro sistema bancario all’Italia non è nuovo, ma non era forse mai stato esternato pubblicamente con così forza.

D’altra parte il Psd sottolinea come il settore bancario e finanziario sia “un tassello fondamentale nella collaborazione tra Italia e San Marino e nelle opportunità di sviluppo legate alla compliance internazionale”.

“In questo ambito – sottolineano Giovagnoli e soci – nulla di rilevante e positivo è accaduto per la Repubblica, nonostante non ci sia più alcun dubbio sul fatto che le nostre banche non operano più come nell’epoca dell’opacità e che non vi sia più alcun problema con i nostri vicini”.

Il riferimento è agli anni degli scandali riguardanti l’interscambio commerciale e quello finanziario. A questo proposito il Partito dei Socialisti e dei Democratici anche in questa occasione “evidenzia la bontà del percorso compiuto dall’intero paese dall’inizio della crisi finanziaria globale del 2008. Come suggerito nell’intervista richiamata, di grande importanza sono le scelte politiche del 2013, con Segretario per le Finanze Claudio Felici, di sottoscrivere la Convenzione OCSE con l’impegno per lo scambio automatico di informazioni e l’approvazione della riforma fiscale.

Da non dimenticare – scrive ancora il partito – anche lo sforzo politico che la Repubblica deve ora fare per far riconoscere il danno prodotto a Cassa di Risparmio per la vicenda Delta, la cui indagine giudiziaria solo qualche mese fa si è sostanzialmente resettata, rendendo evidente l’insussistenza di molte delle accuse contro il più grande investimento mai fatto da una banca sammarinese, accuse che anche senza una condanna definitiva hanno portato a diverse centinaia di milioni di euro di danni e di sanzioni fiscali”.

Per il Psd con l’accordo con Bankitalia “finalmente, potremo presentarci a Banca Centrale Europea con un biglietto da visita valido e riconosciuto, fondamentale per la tanto ricercata internazionalizzazione del sistema e l’individuazione di una sua precisa identità.”

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