Accordo Ue, Beccari (segretario Esteri di San Marino): “La lettera dei tre enti regolatori europei alla Commissione rappresenta il nulla”

Accordo Ue, Beccari (segretario Esteri di San Marino): “La lettera dei tre enti regolatori europei alla Commissione rappresenta il nulla”

Ecco la replica della segreteria di Stato per gli Affari Esteri alla recente nota dei tre enti di vigilanza dell’Unione europea sull’Accordo di associazione della Repubblica di San Marino alla stessa Ue.

A seguito della recente nota dei tre enti di vigilanza dell’Unione europea, diffusa dal quotidiano belga “Politico”, la segreteria di Stato per gli Affari Esteri accoglie con favore le dichiarazioni del portavoce della Commissione Europea, Balazs Ujvari, che, nel confermare di aver preso nota delle opinioni espresse nella lettera, conferma altresì l’obiettivo di concludere i negoziati entro il 2023.
Le dichiarazioni, per il tramite del portavoce, riconducono ai principi e alle volontà già ampiamente espresse dalle parti nell’ambito del negoziato per l’associazione all’Unione europea e confermano due importanti aspetti: la volontà di concludere quanto prima l’accordo e, soprattutto, la necessità che questo comprenda anche i servizi finanziari.

“La lettera dei tre enti regolatori europei di cui si sta parlando e scrivendo negli ultimi giorni non esprime una posizione della Commissione europea rispetto a Repubblica di San Marino, Monaco e Andorra e non è un punto di criticità nel rapporto con la stessa – esordisce e rimarca il segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, più volte interrogato negli ultimi giorni dalla stampa nazionale e internazionale sul tema — Sono sorpreso: le considerazioni, i dubbi e i timori espressi sono distanti dai contenuti delle interlocuzioni che la Repubblica di San Marino ha avuto e sta avendo con la Commissione europea, chi li ha espressi ignora probabilmente la realtà dei fatti”.

La segreteria Esteri condivide inoltre le argomentazioni del primo ministro di Andorra di ieri, in modo particolare il fatto che, se esistessero criticità così evidenti, i negoziati non avrebbero potuto raggiungere lo stato attuale.
Appare evidente che con l’integrazione si potrà solo migliorare la qualità delle relazioni economiche e si ridurranno invece i rischi di distorsioni.

San Marino, è impegnato da molti nel recepimento dei principali standard di cooperazione fiscale e finanziaria oltre che di quelli relativi al contrasto del riciclaggio.
“È inaccettabile essere etichettati sulla base di timori collegati a fenomeni che forse risiedono più nel passato mettendo in discussione la reputazione del nostro Paese – commenta Beccari -. San Marino è inoltre già pienamente integrato per molti aspetti nel sistema dell’Unione europea, giochiamo alle stesse regole degli altri Paesi. Ce ne deve essere dato atto”.

San Marino ha dato ampiamente prova di avere un’attenzione particolare alla necessità di assicurare sempre l’integrità del proprio sistema economico anche a beneficio della più ampia integrità del sistema economico europeo al quale è già interconnesso. Il recente allineamento alle sanzioni Ue ne è un esempio.
“Proprio alla luce di questi sforzi – dichiara Beccari – riteniamo antistorico il dibattito sui rischi di arbitraggio quando invece lo sforzo di allineamento di San Marino agli standard internazionali ed europei, che continua da oltre un decennio, ha evidentemente comportato costi rilevanti non bilanciati da equivalenti opportunità. L’accordo di associazione, fra i suoi tanti obiettivi, si prefigura anche di sanare questo disallineamento e di ricondurre la conformità alla piena integrazione economica e quindi di ripristinare un corretto bilanciamento nelle relazioni con l’Unione europea”.

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