«Campo nomadi a Rimini, affossata la chiusura resta un’area abusiva con 50 persone»

«Campo nomadi a Rimini, affossata la chiusura resta un’area abusiva con 50 persone»

Rassegna stampa – L’ex vicesindaca Lisi ora all’opposizione: «Progetto bocciato da un gruppo del Pd. Quella zona è destinata a un parcheggio».

Adriano Cespi – Campo nomadi di via Islanda. Una questione spinosa, caduta nel dimenticatoio. Che, dopo aver tenuto banco per anni, nella passa consiliatura, è stata rimossa dalla memoria collettiva. Perfino dall’azione amministrativa. Commenta Gloria Lisi, consigliera dell’opposizione di centrosinistra ed ex vicesindaca con delega ai Servizi sociali nella precedente giunta Gnassi: «Parlare di campo nomadi non fa comodo politicamente. Perché, comunque lo rigiri, è un caso che crea dissenso, scatena polemiche, e solleva proteste rabbiose». Il riferimento della Lisi è alla sua proposta «affossata, poi, dall’allora maggioranza, in particolare da alcune componenti Dem», nata da una direttiva Ue del 2015 «che prevedeva la rimozione dei campi nomadi da tutte le città europee », e concepita dopo un’ispezione Ausl e un controllo con tanto di verbale dei carabinieri «in cui – osserva Lisi – venivano denunciate tutta una serie di gravi irregolarità presenti nel campo che andavano dai fili elettrici scoperti, alle bombole del gas custodite all’aperto e alla portata di tutti, fino al degrado e alla sporcizia». (…)

Articolo tratto da Il Corriere di Romagna

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