Covid, Sos anziani e malati: «Visite, regole più umane»

Covid, Sos anziani e malati: «Visite, regole più umane»

La testimonianza: «Mio fratello morto dopo 7 mesi senza poterci incontrare»

LUCA BALDUZZI – «Mio fratello, invalido al 100%, è morto in ospedale nell’aprile del 2021. L’ultima volta che ho avuto la possibilità di incontrarlo è stato durante l’estate del 2020. Da quell’estate lì non ho più potuto vedere mio fratello». C’è anche la storia di una riminese fra quelle delle tante persone che non hanno avuto la possibilità di stare vicino ai propri cari per un ultimo saluto, a causa delle regole stringenti sulle visite ai familiari ricoverati negli ospedali e nelle Case residenza anziani stabilite per il contenimento del Covid. Era l’aprile 2021, una fase ancora molto delicata nella lotta al Covid e con regole molto probabilmente giustificate. Ma la testimonianza resta lacerante e adesso, che la pandemia sembra in fase di remissione, la rigidità di questa “stretta” viene rimessa in discussione in nome di una migliore qualità della vita di ricoverati e famiglie.

Ancora adesso, prudenzialmente, le norme sull’ingresso sono quanto di più vincolante si possa immaginare, con l’obbligo del Green Pass + tampone negativo (eccezion fatta per chi ha la terza dose) in vigore fino al 31 dicembre, nonostante sia stato eliminato per tutto il resto. E molto spesso i familiari delle persone ricoverate hanno sofferto doppiamente anche per la difficoltà di comunicazione con il personale. (…)

Articolo tratto dal Corriere di Romagna

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy