Commissione Esteri

Commissione Esteri

La Repubblica di San Marino ha
chiesto ufficialmente spiegazioni all’Italia sul comportamento
nelle ultime settimane della Guardia di finanza, comprese le
pesanti prese di posizione dei vertici delle Fiamme Gialle. Prima
all’ambasciatore Giorgio Marini e poi direttamente al ministro
degli Esteri, Franco Frattini, con cui il segretario di Stato per
gli Affari esteri, Antonella Mularoni, ha avuto un colloquio in
cui si e’ detto “dispiaciuto e pronto ad adoperarsi perche’ la
firma dell’ultimo accordo giunga al piu’ presto”. Ma finora di
risposte da oltre confine non ne sono arrivate. E il Titano
chiede chiarezza.

“C’e’ collaborazione con la Guardia di Finanza, se ci sono
altre ragioni ce le spieghino”, precisa in commissione Esteri,
Mularoni, sottolineando piu’ volte la necessita’ che “le
problematiche ci vengano spiegate. La correttezza e il rispetto
sono essenziali”.

Non e’ infatti nell’interesse del Titano avere rapporti tesi
con le Fiamme Gialle, prosegue il segretario di Stato, auspicando
di “capire i problemi in pochi giorni. Noi comunque abbiamo la
coscienza tranquilla”. San Marino ha infatti intrapreso la strada
della trasparenza internazionale, assicurando la “massima
collaborazione: certe affermazioni sono pretestuose e altre grave
e inaccettabili”. Dunque nessun interesse del governo nelle frodi
carosello, come qualcuno della Guardia di finanza ritiene e come
si legge su alcuni giornali, che “mostrano solo le cose negative,
quasi che parlare male di San Marino sia diventato uno sport
nazionale o che qualcuno speri di fare carriera cosi’. Il
governo- aggiunge Mularoni- ha le carte in regola e certi limiti
di rispetto sono stati valicati: siamo uno Stato sovrano e
nessuno lo deve dimenticare”. I problemi principali sono poi con
il ministero dell’Economia, date le dichiarazioni degli altri
membri di governo e anche del presidente della Camera, Gianfranco
Fini. Sicuramente pesano le eredita’ del passato recente,
dall’affaire Cassa di risparmio-Delta alla liberalizzazione delle
societa’, fino alla concessione per 50 finanziarie. Ma “dobbiamo
dimostrare- conclude il segretario di Stato- che siamo capaci di
farci pulizia da soli. Non siamo il ricettacolo di tutti i mali e
rimuoveremo le sacche di malavita”.

Decisamente preoccupata della
situazione l’opposizione, che comunque da’ la sua disponibilita’
ad elaborare insieme delle soluzioni e a fare tutt’uno per il
bene del Paese. “Il governo non ha un’idea precisa di come siano
i rapporti con l’Italia e di quali siano i problemi”, attacca il
consigliere del Partito dei socialisti e dei democratici,
Fiorenzo Stolfi, chiedendo comunque al governo italiano un
riscontro. “Se accettiamo in silenzio le mancate risposte alle
nostre note ufficiali- stigmatizza l’ex segretario di Stato per
gli Affari esteri- viene meno la nostra sovranita’”. Secondo
Stolfi il vero problema e’ che “c’e’ molto poca politica e
diplomazia e troppe iniziative di tecnici e funzionari, una
tecnica utilizzata per tenerci nel limbo. Il problema- conclude-
non e’ che l’Italia tratta male il nostro governo, ma che si
comporta in maniera inaccettabile”. Occorre fare “un’analisi
autocritica, ammettere gli errori e lavorare su una strada piu’
condivisa”, gli da’ man forte il collega di partito, Giuseppe
Maria Morganti, sottolineando come certo non giovi la presenza
certa sul Titano di tre famiglie importanti della criminalita’:
“La situazione ci e’ sfuggita di mano e questo governo non ha una
politica chiara”. Inoltre “le difficolta’ del tribunale, in
particolar modo la sezione penale, e gli episodi dio banca
centrale dimostrano l’incapacita’ del sistema di garantirsi e di
reggere le autonomie”. “Non riesco a vedere tutte queste cose
belle, vedo invece un atteggiamento disarticolato, con il governo
che lavora tanto ma fa errori madornali”, prende la parola il
consigliere di Sinistra unita, Francesca Michelotti, lanciando un
appello in difesa della sovranita’ di San Marino, mentre Giovanni
Lonfernini dei Democratici di centro chiede di “individuare
insieme la sede per trovare convergenze e difendere lo Stato”,
sottolineando come negli ultimi giorni siano andate in scena
“cose mai viste” a partire dalla visita ai Reggenti da parte
degli Industriali: “La politica deve essere all’altezza del
momento e deve riuscire a parlare a una voce sola”.

Pieno sostegno a Mularoni e al governo da parte della
maggioranza. Roberto Giorgetti di Alleanza popolare sottolinea la
necessita’ di “trovare delle convergenze per difendere il nostro
Stato”, mentre per Maria Luisa Berti di Noi sammarinesi occorre
crederci veramente, accantonare le polemiche politiche in favore
dell’obiettivita’”.

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