Paola Stanzani, già ai vertici di Delta e di Cassa di
Risparmio di San Marino si mostra tutt’altro che intimorita dalla intenzione, emersa nell’ultima assemblea dei Soci della Fondazione San Marino (proprietaria della Carisp San Marino), di avviare un’azione di responsabilità verso gli ex amministratori della Carisp stessa.
Attraverso La Tribuna Sammarinese, la dr.ssa Stanzani chiede di potersi difendere dalla accuse – che ritiene che le siano state rivolte da Tito Masi, Presidente della Fondazione San Marino, e da Leone Sibani, Presidente della Cassa – anche con un contraddittorio (che si immagina pubblico): “In ogni democrazia è consentito un contraddittorio, nulla
invece mi è mai stato chiesto da Masi e Sibani”.
Inoltre la dr.ssa Stanzani passa all’attacco. Si legge infatti ancora su La Tribuna: Ecco allora che la Stanzani insinua un dubbio: “Perchè attaccano le persone che
cercano di rendere trasparenti e chiare le pressioni esercitate da Sopaf?”.
La controversia Cr San Marino – Sopaf sarebbe all’origine della indagine Varano e, forse, delle tensioni in materia finanziaria fra Italia e San Marino.
In particolare però la dr.ssa Stanzani sembra riferirsi al pagamento del sovrapprezzo delle azioni Sopaf, che la Cassa poi ha finito per accettare di pagare quando ormai la dr.ssa Stanzani non aveva più voci in capitolo. Fra l’altro, tale pagamento, pare aver generato uno dei rilievi mossi, nel certificare il bilancio, da parte della ‘Pricewaterhouse e Coopers’.