Dalla denuncia di un consigliere della Bcrr, nasce l’indagine Re Nero

Dalla denuncia di un consigliere della Bcrr, nasce l’indagine Re Nero

Da una intervista rilasciata da Arnaldo Corbara, vice-presidente e consigliere della Banca di Credito e di Risparmio di Romagna, si apprende che probabilmente
l’indagine Re Nero
ha preso le mosse dalla denuncia di un membro del Consiglio di Amministrazione della stessa Bcrr.
Corbara, a RomagnaOggi, ha parlato a lungo di un avvocato che avrebbe presentato una denuncia nel settembre 2007.
Dice Corbara di questo avvocato: ‘un anno prima, quando la banca era aperta da due mesi, aveva chiesto un affidamento di 100mila euro. La banca non glieli ha dati perché non c’erano abbastanza garanzie. Da quel giorno, per sette mesi, l’avvocato non è più venuto al consiglio. Aveva lasciato il numero di fax di un commercialista di Genova come recapito, ma i fax tornavano sempre indietro. Quindi, non avevamo nemmeno potuto inviargli i verbali delle riunioni a cui era mancato.
Una volta ricomparso e letti tutti i verbali, aveva cominciato a dire che, secondo lui, c’erano delle cose che non andavano bene e aveva minacciato di denunciarci. Poi, di fronte al fatto che il numero di fax che aveva fornito non funzionava, si era zittito. Ma la denuncia l’ha fatta lo stesso, anche se io l’ho scoperto solo dopo il 5 di gennaio
‘ 2008. Cioè il giorno del suo arresto.

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