Disastro di Marcinelle, Comites San Marino onora le memoria delle vittime

Disastro di Marcinelle, Comites San Marino onora le memoria delle vittime

Messaggio di Comites San Marino per onorare la memoria delle vittime del disastro di Marcinelle.

“Il Comites San Marino intende onorare la memoria delle vittime del disastro di Marcinelle, un episodio significativo nella storia dell’immigrazione italiana all’estero che ancora oggi rappresenta una ferita aperta, condividendo alcune riflessioni, affinché il ricordo di quei tragici eventi non vada disperso.

Il disastro di Marcinelle, come noto, avvenne la mattina dell’8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio, dove all’epoca si trovavano anche sammarinesi che lavoravano nelle miniere soprattutto quelle di Bois du Luc e La Louvière. Si trattò di un incendio causato dalla combustione d’olio ad alta pressione innescata da una scintilla elettrica.

L’incendio, sviluppandosi inizialmente nel condotto d’entrata d’aria principale, riempì di fumo tutto l’impianto sotterraneo, provocando la morte di 262 persone delle 275 presenti, di cui 136 immigrati italiani.

L’incidente è il terzo per numero di vittime tra gli immigrati italiani all’estero dopo i disastri di Monongah e di Dawson. Il sito di Bois du Cazier, oramai dismesso, ospita un Museo Industriale.

Anche a distanza di così tanti anni il ricordo di quella tragedia porta con sé il senso di una responsabilità collettiva e ci invita a preservare a beneficio delle future generazioni questa pagina drammatica legata all’epopea di milioni di immigrati italiani che ancora oggi è in grado di scuotere le coscienze.

Tra Ottocento e Novecento, furono quasi 50 milioni le persone in tutta Europa che decisero di intraprendere un viaggio verso paesi stranieri in cerca di fortuna e di prospettive di benessere e ricchezza per sé e per i propri figli, lasciandosi alle spalle molto spesso condizioni di povertà secolare.

Un desiderio di riscatto che fu condiviso anche da quasi 9 milioni di emigranti italiani, che abbandonarono le loro case per abbracciare molto spesso una vita di stenti, fatica e soprusi a centinaia se non migliaia di chilometri dal paese natale, trovando in alcuni casi, come a Marcinelle, una fine ingiusta, incomprensibile e irrazionale.

Degni di nota sono i racconti degli immigrati italiani e sammarinesi in Belgio, molti dei quali si adattarono quasi obbligatoriamente a lavorare nelle miniere, senza alcuna garanzia e in situazione di estremo pericolo e mancanza di sicurezza, dormendo in baracche fatiscenti e accontentandosi di stipendi da fame.

È una vicenda, quella di Marcinelle, che merita di essere raccontata e tramandata da coloro che per motivi ed esigenze diverse da quelle di 67 anni fa,  si ritrovano a vivere o lavorare all’estero.

Un appello sul tema dei diritti dei migranti e dei lavoratori stranieri all’estero, la cui dignità è un valore irrinunciabile che merita di essere tutelato attraverso politiche lungimiranti”.

Comites San Marino

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