Caso diplomatico del jet del cuoco di Putin immatricolato a San Marino
Il caso assume dei contorni da “Guerra Fredda” e riguarda un velivolo, jet privato del cuoco personale del presidente russo Vladimir Putin. Il jet è parcheggiato da due anni in un hangar di Berlino, in Germania. La vicenda viene riportata dal “Corriere della Sera”.
L’aereo è di proprietà, appunto, del cuoco personale di Putin, Evgenij Prigozin, che però nell’entourage del presidente Russo ha un ruolo che va in realtà ben oltre la gastronomia: è infatti fondatore e proprietario della milizia Wagner, l’esercito privato che combatte le guerre sporche per conto del Cremlino in Siria, Libia e da ultimo in Mali. Prigozin sarebbe anche dietro la Internet research agency, una fabbrica di troll che da anni diffonde fake news e fa propaganda filorussa sui network occidentali.
Proprio per questi motivi e per aver tentato di interferire nelle elezioni presidenziali americane del 2016, quelle vinte da Trump, il miliardario è ricercato dall’Fbi. Inoltre Prigozin è nella lista, riferisce il Corriere, dei soggetti destinatari di sanzioni ad personam varate da Usa e Ue. Chi è in quella lista non può entrare in Europa e i suoi beni possono essere confiscati. Di qui la richiesta del governo americano alla Germania di sequestrare il velivolo, un Hawker del valore commerciale di 2 milioni di euro
Il Corriere riferisce che il Jet è intestato a una società fittizia registrata a San Marino. In realtà la società citata, denominata Club Group, non risulterebbe registrata San Marino. Risulterebbe immatricolato, invece, il jet.
A quanto si apprende, comunque, l’Autorità per l’Aviazione civile sammarinese avrebbe già prestato tutta la collaborazione necessaria alle autorità internazionali che stanno trattando la vicenda che effettivamente, come riporta il Corriere, rischia di diventare, visti i soggetti coinvolti, motivo di nuove tensioni internazionali.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino, pubblicato integralmente dopo le 23
