L’Informazione di San Marino
Dopo Bdt, altre immunità?
Marino Cecchetti
L’ex Presidente di Banca Centrale, dr. Antonio Valentini, firmando l’atto di cessione della Banca del Titano ha avallato, di fatto, una immunità giudiziaria a favore dei venditori, responsabili di una gestione della Banca che ha comportato un commissariamento terminato con un intervento finanziario da parte dello Stato di oltre 16 milioni di euro (in un comunicato di Ap si parla di 30 milioni).
Ebbene pare che qualcosa di analogo stia avvenendo per Banca Commerciale Sammarinese.
Corre voce che Banca Centrale, o direttamente o attraverso il commissario dell’amministrazione straordinaria, abbia assunto l’impegno di non avviare azioni verso i responsabili della conduzione della Banca che hanno gettato in una situazione di enorme difficoltà i clienti della Banca stessa e recato un danno grave all’immagine del sistema.
Se le cose davvero stessero così, per il sistema finanziario sammarinese non ci sarebbe più speranza di risalire la china. Per la seconda volta, infatti, in poco più di quattro anni, verrebbe ammesso che si può mal gestire una banca fino a pregiudicarne la prosecuzione dell’attività senza risponderne a chicchessia. D’altra parte non è stato detto che San Marino è “un Paese per furbi e vietato agli onesti”?
In entrambi i casi c’è stata certamente una défaillance della Vigilanza. D’altra parte non è stato detto che a San Marino “fanno più controlli gli enologi del consorzio vini che non la vigilanza di BCSM“?
Questa volta, però, l’onere economico per rimettere in carreggiata Bcs o, comunque, proteggere gli interessi dei clienti, non graverà sullo Stato ma sugli azionisti di Asset Banca, che – essendo tutt’altro che sprovveduti, come le loro passate vicende hanno dimostrato – evidentemente, hanno fatto i loro calcoli. In questi calcoli figura anche il valore economico dell’immunità?