“È ora di garantire il diritto alla pratica sportiva agonistica per le persone con disabilità a tutti i livelli”

“È ora di garantire il diritto alla pratica sportiva agonistica per le persone con disabilità a tutti i livelli”

Nell’ultima seduta il Consiglio Grande e Generale ha approvato l’Istanza d’Arengo che chiedeva di intervenire affinché il diritto alla pratica sportiva per le persone con disabilità a San Marino fosse tutelato e rispettato.

Ad intervenire pubblicamente sull’argomento è il gruppo Diritti di Libera, che spiega come sull’argomento “regna tutt’oggi una grande incertezza e una incancrenita indifferenza che si sente la necessità di intervenire in merito”.

“Per garantire questo diritto – scrive il partito di opposizione – occorre che il Governo si attivi fattivamente per giungere, con la collaborazione del CONS e delle realtà interessate presenti in Repubblica e che da sempre si sono battute per i diritti delle persone con disabilità, per risolvere l’aspetto del riconoscimento giuridico del Comitato Paralimpico Sammarinese”.

“Dopo anni di mancate soluzioni da parte di chi ha la responsabilità istituzionale”, Libera vuole ribadire “il suo impegno affinché l’approvazione e l’unanime condivisione in Aula non si tramuti nell’ennesima promessa. Libera vigilerà sull’attuazione dell’Istanza e del processo che deve portare alla definitiva e giusta configurazione giuridica del Comitato Paralimpico Sammarinese”.

“Per troppi anni – si legge ancora nella nota – l’inerzia e i dissidi interni hanno avuto come unico risultato la penalizzazione di atleti che invece vogliono giustamente vogliono fare sport, farlo a livello agonistico paralimpico e rincorrere il sogno di competere nelle gare internazionali.

La possibilità di praticare attività sportiva (che sia ludica o agonistica) è, per le persone con disabilità, anzitutto un diritto umano fondamentale, riconosciuto, da ultimo, dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Abbiamo a cuore i nostri atleti, tutti i nostri atleti, i quali ci regalano gioie e soddisfazioni e che rappresentando il nostro paese con i nostri colori e la nostra bandiera nel mondo, portano forse uno dei messaggi più belli di inclusione che un Paese possa trasmettere”.

Gli attivisti di Libera quindi sottolineano di “sostenere pienamente questi valori, vivere e condividere le emozioni che i nostri atleti impegnandosi possono regalarci. Per fare questo le istituzioni hanno il dovere di garantire tutti gli strumenti affinchè tale diritto possa venire esercitato senza pressioni o tentennamenti di alcun genere”.

Quindi la chiusura con una citazione di Alex Zanardi: “La vita è come il caffè: puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi addolcire devi girare il cucchiaino. A stare fermi non succede niente“.

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