Il dibattito sulle infiltrazioni anche nella Repubblica di San Marino della malavita organizzata dalle zone vicine, apertosi dopo la relazione del Segretario di Stato, Augusto
Casali, è terminato con un ordine del giorno approvato all’unanimità.
Vi si parla di un riadattamento, alle nuove specifiche esigenze, del sistema giudiziario. Della istituzione di una commissione d’indagine permanente. Di un osservatorio.
Tutti d’accordo i politici sammarinesi nel ritenere fondamentale la collaborazione delle forze dell’ordine e delle strutture giudiziarie italiane.
Nessun provvedimento, però, a quanto pare è stato predisposto per ridurre l’opacità di certi settori dell’economia sammarinese (immobili, fiduciarie), severamente indicati, fra l’altro, dalle relazioni Cecchi,
Giovagnoli,
Alfonso, incentrate sui collegamenti malavitosi fra zone limitrofe ed, appunto, la Repubblica di San Marino.